Un anno dopo le stragi di Parigi, la Francia ricorda le 130 vittime degli attacchi del 13 novembre 2015 e lo fa iniziando proprio da uno dei luoghi simbolo di quella strage, il Bataclan. Il teatro ha riaperto i battenti con un concerto speciale: nella serata di sabato sul palco Sting e la sua band hanno reso omaggio ai morti di quella serata di un anno prima. Tra la folla tanti amici e parenti di chi ha perso la vita durante il concerto degli Eagles of Death Metal. Tante le iniziative ufficiali in memoria delle vittime, con le autorità locali e nazionali che si sono recate in tutti i luoghi delle stragi e hanno svelato le targhe con i nomi dei morti del terrorismo. Il premier francese Manuel Valls ha confermato il prolungamento dello stato di emergenza “ancora per alcuni mesi”, almeno a coprire la campagna elettorale per le presidenziali che mettono a rischio i tanti raduni pubblici previsti.
LA NOTTE DEL TERRORE PER LE STRADE DI PARIGI: LA RICOSTRUZIONE DELLE STRAGI DEL 13 NOVEMBRE
“Ci permette di agire in modo efficace, di eseguire arresti e confiscare armi. In modo che, sì, lo stato di emergenza durerà certamente ancora alcuni mesi”, ha sottolineato Valls. Per il premier, il rischio che si ripetano attacchi organizzati come quelli in cui furono uccise 130 persone è diminuito, ma continua a esistere la possibilità che “lupi solitari” compiano altri attentati.
Ad aprire le cerimonie in omaggio alle vittime, il concerto dell’artista inglese nel teatro che vide la strage più cruenta. L’ultimo brano della serata, racconta uno degli spettatori, è stato ‘The empty chair’, cioè ‘La sedia vuota’, in omaggio a chi ha perso i propri cari e deve andare avanti senza di loro. “Sting ha salutato, con tutta la band, ma l’abbiamo richiamato. Allora ha mostrato sullo sfondo la foto di un fotografo americano ucciso in Siria nel 2014“, racconta riferendosi a James Foley, decapitato dall’Isis. “Ha voluto cantare per le 90 vittime del Bataclan la canzone ‘La sedia vuota’ che gli aveva dedicato“.
La musica torna a riempire i locali dello storico teatro, nato nel 1865 e oggi riportato alla luce con la storica scenografia dopo otto mesi di lavori. Da lì, dove un anno prima avevano perso la vita oltre 90 persone sotto il fuoco dei terroristi, è arrivata la risposta di tutta la Francia che si ferma per tutta la giornata del 13 novembre per ricordare quanti sono morti in quelle ore terribili.
Pensées pour toutes les victimes des attentats du #13Novembre2015 et leurs familles. Ne jamais oublier. pic.twitter.com/iphUIVChsG
— Estelle Denis (@DenisEstelle) 13 novembre 2016
Non tutti sono riusciti a entrare in teatro: a due membri degli Eagles of Death Metal hanno provato a entrare ma è stato negato loro l’accesso. “Sono venuti e li ho respinti”, ha detto il condirettore del Bataclan secondo quanto riporta la stampa francese. Questo sembra legato al fatto che il cantante del gruppo, Jesse Hughes, accusò alcuni vigilanti della sala di aver abbandonato il proprio posto appositamente per facilitare l’attacco. “Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò”, aveva già detto Frutos in un’intervista a France Info.
Il cantante degli Eagles of Death Metal abbraccia un parente di una vittima davanti al nuovo Bataclan
Per tutta la giornata di domenica, il Bataclan rimarrà chiuso in omaggio alle celebrazioni commemorative previste in tutta la città di Parigi e sarà svelata una targa con i nomi delle vittime della strage.
IL VIDEO DELL’ATTACCO ALL’INTERNO DEL BATACLAN
Dalle 9 del mattino si sono susseguiti gli omaggi delle autorità: Francois Hollande e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo hanno svelato le targhe con i nomi delle vittime in ciascuno dei luoghi dell’attacco, iniziando dallo Stade de France e proseguendo lungo i locali della strage, Carillon e Petit Cambodge, Bonne Bière, Comptoir Voltaire, Belle Equipe, fino al Bataclan.
VALERIA SOLESIN, LA VITTIMA ITALIANA DELLA STRAGE DEL BATACLAN
A seguire un momento di raccoglimento davanti alla Mairie dell’XI arrondissement, in piazza Leon Blum, organizzato dall’associazione delle vittime Life for Paris, i cui responsabili, mentre nel pomeriggio è stata organizzata una tavola rotonda sulla memoria, organizzata sempre da Life for Paris, seguita poi da un concerto.
CHI SONO GLI AUTORI DELLE STRAGI DI PARIGI
Dopo le 17, al calare del buio, il lancio di lanterne nel quartiere del canal Saint Martin organizzato dall’associazione Toujours Paris in collaborazione con altre associazioni. Le lanterne costano 3 euro ciascuna e il ricavato va all’associazione per le vittime del terrorismo AfVT. L’iniziativa ‘Une fenetre une bougie‘, cioè una finestra una candela, lanciata su Twitter con lo stesso hashtag, chiede di accendere una candela a ogni finestra in serata per ricordare le vittime degli attacchi di un anno fa.