La Parigi Roubaix 2014 poteva finire clamorosamente in volata, ma l’olandese Niki Terpstra ha sfruttato un momento di studio del gruppo dei migliori (a Hem, ai -6 km) ed è partito deciso e cattivo prendendosi subito una decina di secondi che gli hanno permesso di involarsi da solo e di tagliare il traguardo addirittura con 20 secondi. Splendido il lavoro di squadra con Tom Boonen che ha attaccato in tutti i tratti di pave sin da Beuvry la Forê (-60km) facendo selezione “da dietro” e con Zdenek Stybar bravissimo a stoppare gli eventuali controattacchi nel finale. Sono arrivati poi rispettivamente decimo e quinto. Seconda piazza per il tedesco John Degenkolb e terza per Fabian Cancellara che entra nella storia: è il primo che sale sul podio in tutte e tre le grandi Classiche: secondo alla Sanremo e primo al Fiandre.
Fabian Cancellara era il favorito numero uno, ma è rimasto dunque intrappolato nel gioco di squadra perfetto della Omega Pharma Quick Step: lo svizzero deve “accontentarsi” di un terzo posto che all’andata poteva considerarsi negativo, ma per come è andata la gara nel finale è grasso che cola. Per qualche chilometro si era addirittura arrivati a contare su una dozzina di corridori pronti a giocarsi la Roubaix, un avvenimento più unico che raro dato che il più numeroso arrivo recente è stato quello del 1997 con la vittoria finale del francese Frédéric Guesdon su sette altri contendenti. Poi, Terpstra ha acceso il gas e non l’hanno più rivisto.
L’olandese si impone dunque nella 112ma edizione della Parigi-Roubaix che ha visto anche un coraggioso e ammirevole tentativo di Peter Sagan: lo slovacco della Cannondale non è certo l’uomo ideale per un percorso così impegnativo come la Roubaix, dato che sì è molto abile su terreni accidentati (è stato un ottimo crossista), ma non ha il peso specifico perfetto per le stradine dei campi tra Francia e Belgio. È scattato ai -20 km per poi essere ripreso ai -10 km, sul traguardo ha lanciato una promessa: “Un giorno la vincerò”. Magari fra qualche anno, quando sarà un po’ più esperto e magari anche un po’ più pesante.
Per incontrare il primo italiano si deve arrivare fino al 50esimo posto con Pippo Pozzato. Ecco la classifica finale:
1. Niki Terpstra (Olanda / Omega Pharma – Quick-Step) in 6h09’01”;
2. Degenkolb (Ger) a 20″;
3. Cancellara (Svi);
4. Vanmarcke (Bel);
5. Stybar (R.Cec);
6. Sagan (Slo);
7. Thomas (Gbr);
8. Langeveld (Ola);
9. Wiggins (Gbr);
10. Boonen (Bel);
50. Pozzato a 6’44”
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