Oltre alla sartorialità non può mancare un po’ di leggerezza, che non guasta mai.
Ecco le tendenze del prossimo Autunno/Inverno direttamente dalla Paris Fashion Week 2023.
Spalle dritte, testa alta e petto in fuori: non è un consiglio da parte della nonna di turno ma è quello della Paris Fashion Week 2023, che ha sigillato in un’unica settimana un intero mese di moda, fondendosi in perfetta armonia con le altre capitali della moda che sono venute prima di lei. Formale e noioso non stanno più bene insieme e il rigore, in tempi che sono incerti, è decisamente da apprezzare. Camicia con su blazer e pantaloni con la riga stiro sul centro avanti: la divisa perfetta, il preciso linguaggio dell’eleganza che viene letto solo a colpi di silhouettes esagerate e ‘spallone‘. È un ritorno in qualche modo alla moda orfana di streetwear e che pensa alla sostanza, anche sotto l’ombra della torre Eiffel: abiti che sono facili sia da vedere che, soprattutto, da indossare.
L’esibizionismo di post pandemia sfuma lentamente e insieme a lui, o quasi, anche ogni traccia di laissez faire. In parole povere, sul défilé lo sport, non è più praticato. Anche Balenciaga, la proposta ripiega sul benfatto e Demna (il direttore creativo del brand) mette in passerella una sorta di ‘marcia dei penitenti’, definita in questo modo da qualcuno, che ha decretato come l’assoluta tendenza dell’autunno inverno 2023 2024 il tailoring oversize. Anche il dettaglio che non ti aspetteresti c’è, complice la sartoria combinata ad un piacimento, ma ciò che emerge è la piena compostezza del completo che è di nuovo protagonista assoluto. Anche Saint Laurent, come sempre la punta di diamante della Paris fashion Week, omaggia lo smoking precedentemente inventato da Yves, mettendo in scena una sorta di operazione nostalgia nella quale però non c’è alcuna traccia di rimpianti, al contrario di contemporaneità.
È proprio da qui che inizia il gioco delle proporzioni, imponenti e audaci a partire dalle spalle, un gioco che si palesa tramite la silhouettes svettante e longilinea, forse troppo, con gonne a matita e velati i collant che garantiscono una giusta dose di sex appeal e femminilità. Anche Alexander McQueen riesce tramite una resa perfetta a trasmettere l’anatomia dell’abbigliamento, il brand torna sulle passerelle parigine mettendo al centro dell’attenzione l’arte del taglio, riprendendo più volte sia sul completo pantalone-giacca sia sugli abiti, il simbolo della perfezione spirituale, ovvero l’orchidea, che in questo caso sembra però alludere ad una perfetta consonanza di corpo e moda.
Torna di moda anche la pelle: opaca, lucida, sorbetto.. Basta che sia pelle! In verità, a Parigi, non manca chi la pelle la maltrattata un po’, creando un effetto used tramite dei collage. Acne Studios ad esempio ha creato un biker marrone riprendendo il colore della corteccia degli alberi riuscendo ad esprimere al meglio il contrasto fra natura e uomo proprio come l’ideale di Johnny Johnson, il direttore creativo del brand. Balmain invece preferisce una pelle più lussuosa che, oscilla fra bon-ton e rock: è lucida effetto vinile ed è abbinata ad un total black e camicia jabot, oppure in versione rosso passione con decolletè femminili e grintose. Mentre la donna di Off White è un po’ guerriera è un po’ esploratrice e calca la passerella della fashion Week con un passo deciso indossando una gonnella a pieghe fatta di pelle bucherellata con tanto di occhielli metallici, riprendendo la maglieria con un motivo ricorrente. I défilé parigini quindi riprendono quelli milanesi con la pelle, rendendola di tendenza per la stagione fredda in arrivo.
Ma nel mondo della moda non mancano gli opposti, a sfilare in passerella ci sono anche piume e metallo: leggerezza e pesantezza. I devoti della leggerezza delle piume, Chanel e Copernico, portano mini dress ricoperti di piume e pantaloni abbinati a maglie di Pull, impreziositi da bianchi ciuffi che ricordano le nuvole. Anche se gli interpreti maggiori della moda piumata sono Victoria Beckham e Valentino. Ma passando al ‘pesante’, Paco Rabanne è stato omaggiato da Julien Dossena, direttore creativo ad oggi, facendo sfilare capi d’archivio dello stilista scomparso recentemente. E infine non si possono non citare le superdonne gotiche portata in passerella da Rick Owens, avvolte da piumini fatti in poliammide riciclata e lunghi vestiti ricoperti di paillettes metalliche.
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