E’ perfettamente riuscito l’intervento svolto alla paziente di 104 anni a Parma. La donna colpita da un ictus ha risposto alla grande, si è ripresa ed è in grado di muoversi.
La signora Rosa, di 104 anni, è la paziente più longeva ad aver risposto positivamente a un intervento di ictus. L’episodio a Parma, dove la donna all’ospedale Maggiore è stata trattata per il suo ictus cerebrale. Adesso è in ottime condizioni ed ha ripreso a mangiare e muoversi in autonomia.
E’ il caso più longevo trattato in Italia. Non ha dubbi Umberto Scoditti, responsabile dell’ospedale Maggiore di Parma, il quale ha rilasciato nelle ultime ore delle dichiarazioni nelle quali si è detto entusiasta del risultato “straordinario” raggiunto.
La signora Rosa, 104 anni e 8 mesi, ha infatti reagito alla grande a un delicato intervento, dopo essere stata portata in ospedale con sintomi riconducibili all’ictus.
Il medico ha assistito al trattamento della donna di quasi 105 anni, la quale era arrivata dalla sua casa di riposto dopo aver accusato una paralisi alla parte sinistra del corpo. L’ultracentenaria si trovava in buone condizioni, quando dopo la comparsa dei primi sintomi è stata trasferita dai sanitari del 118 all’ospedale di Parma.
La diagnosi e la Tac hanno in seguito confermato l’ictus, causato dall’occlusione dell’arteria carotide. La rimozione del trombo e l’operazione di rivascolarizzazione è stata effettuata dai medici, dopo un confronto con i familiari, dopo circa due ore dall’arrivo della signora Rosa in ospedale.
I sanitari hanno dunque fatto sapere che la paziente, a meno di 24 ore dall’esordio dei primi sintomi e dopo l’operazione perfettamente riuscita di rimozione, era in grado di muoversi e aveva praticamente recuperato la condizione.
La donna aveva già recuperato dal deficit, riacquistando in velocità l’abilità di parlare e di mangiare.
A tre giorni dall’intervento, dopo essere stata monitorata, Rosa non ha inoltre mostrato ulteriori problemi neurologici, e al momento è in ottime condizioni.
Un caso veramente unico, sicuramente il più longevo in Italia e uno dei primi al mondo. Entusiasta a dir poco il direttore Umberto Scoditti, che si spinge oltre i confini del nostro Paese per sottolineare l’incredibile risultato.
Secondo Scoditti infatti, in tutto il mondo ad un’operazione del genere era stato sottoposto solo un paziente più anziano di Rosa. Si tratta di un uomo di 105 anni, morto alcuni giorni dopo l’intervento.
Ennesima prova secondo il responsabile dell’ospedale che le cure anche in età avanzate sono efficaci. La buona riuscita del trattamento, conclude, è dipesa anche dal grande lavoro di squadra e di coordinamento di tutto il personale, tra 118, pronto soccorso, anestesisti e neurologhi.
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