Parma, “medium” evade il fisco: non dichiarati 140 mila euro

La guardia di finanza ha scoperto le evasioni di una sedicente “medium” a Parma. La donna non avrebbe mai dichiarato il denaro ricevuto dai suoi numerosi clienti.

Agente Guardia di Finanza - Nanopress.it
Agente Guardia di Finanza – Nanopress.it

Avrebbe del tutto evaso il fisco la sedicente “medium” a Parma, scoperta dagli uomini della guardia di finanza. Il denaro, ricevuto dai suoi clienti della zona, non sarebbe mai stato dichiarato: più di 140 mila euro in nero, incastrata dai conti correnti.

Parma, medium evasore: soldi sotto forma di donazioni

Una cifra che supera i 140 mila euro. A tanto ammontano i ricavi delle sedute della medium, o sedicente tale, di Parma. Il giro di denaro è stato scoperto dalla guardia di finanza del posto, che ha incastrato la donna per non aver mai pagato le tasse su tali ricavi.

La svolta nelle indagini grazie a manoscritti che la donna teneva nella sua abitazione, scoperti dagli agenti, e dai suoi stessi conti bancari. Pare che il modus operandi fosse quello di ricevere i soldi tramite delle donazioni dai suoi clienti.

Donazioni mai registrare però. Alla guardia di finanza non è risultata infatti l’attivazione di alcuna partita iva per poter dichiarare le entrate svolte con il suo lavoro. Nei manoscritti inoltre, pare fossero documentati i presunti “contatti con l’aldilà”.

La donna inoltre era solita scrivere libri, organizzare incontri in tutto il Paese, tra ritiri spirituali e sedute private. I clienti erano convinti grazie a tali prestazioni di mettersi in contatto con i propri cari defunti.

Medium evasore a Parma: omessa dichiarazione anche per le vendite dei libri

Libri della medium che potevano anche trovarsi in rete, ma anche quelli non dichiarati. Le forze dell’ordine hanno accusato la donna di aver omesso le dichiarazioni di tali vendite, oltre che delle prestazioni offerte.

Tarocchi
Tarocchi – Nanopress.it

I soldi ricavati infatti dalle presunti sedute, non sono mai stati trovati dal fisco. Pare che il prezzo si aggirasse intorno ai 100 euro, spesso incassati in contati o tramite assegno. In nessun caso la donna avrebbe rilasciato ricevuta.

Sarebbero centinaia le sedute organizzate, a partire dal 2016, secondo quanto emerso dalle indagini. Attività totalmente inadempiente alla tassazione, che ha portato gli agenti ad investigare sul business.

Grazie ai conti bancari ritrovati e ad alcune agente dove la donna teneva nota degli appuntamenti con i clienti, i finanzieri sono riusciti a ricostruire il reddito della medium. I ricavi non dichiarati ammontano come detto a più di 140 mila euro, mentre l’evasione dell’iva si aggira sui 25 mila euro.

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