Hai modificato la foto del profilo Facebook con i colori dell’arcobaleno? Allora non potrai fare il padrino o la madrina, o diventare catechista ed educatore. La proposta choc arriva dal vice parroco di Spongano, in provincia di Lecce, don Emiliano De Mitri che dalla sua pagina sul social network si è scagliato contro le immagini colorate con la bandiera arcobaleno a sostegno delle comunità LGBT. L’avvertimento era diretto ai suoi parrocchiani, ma la reazione è stata globale, come sempre accade sul web, con una mole impressionante di commenti e polemiche: in poche ore, come riporta il quotidiano Leccesette, il profilo del parroco è stato disattivato.
L’idea del social network non è piaciuta per niente al vice parroco leccese. In occasione della giornata a favore dei movimenti omosessuali e transessuali, Facebook ha lanciato l’applicazione per modificare l’immagine del profilo con i colori dell’arcobaleno, bandiera simbolo delle comunità LGTB. L’esplosione di colori dalle pagine online ha colpito Don Emiliano che ha così reagito.
“Ora basta! Tutti quei parrocchiani che ‘coloreranno’ le foto arcobaleno a sostegno delle organizzazioni LGBT non sapendo nemmeno cosa sono e quali sono le teorie gender non avranno da me: 1) certificato – nulla osta per fare padrini-madrine 2) non avranno incarichi come educatore-catechista o responsabile di associazioni ecclesiali con finalità educativa”. A sostegno della sua decisione, il parroco ha spiegato che le foto arcobaleno (e quindi il sostegno ai gay o l’essere gay), è in “netto contrasto con il Santo Vangelo”. “Qualsiasi replica a questo post verrà cancellata”, ha concluso ,inutilmente visto il tam tam mediatico che è nato.
Secondo il quotidiano locale non era la prima volta che il vice parroco usava Facebook per esprimersi contro il mondo omosessuale. “Scomunica leatae sententiae per tutti coloro che fanno parte di organizzazioni e circoli che promuovono l’ideologia gender”, avrebbe scritto qualche giorno fa sulla sua bacheca.