Incredibile intervento all’ospedale Molinette di Torino, dove una giovane donna è stata operata per rimuovere un tumore di 1,5 chili dal petto. La 22enne, incinta, è riuscita prima anche a partorire con un cesareo, ma poi le sue condizioni sono peggiorate, rendendo indispensabile l’operazione. Madre e figlio stanno ora bene.
Un intervento che ha del clamoroso, quello che sono riusciti a portare a termine i medici alle Molinette della Città della Salute di Torino. Una giovane madre ha subito la rimozione di una massa tumorale di 1,5 chili che le opprimeva il petto, tumore che l’aveva colpita 4 anni prima. L’operazione è avvenuta mesi dopo il parto cesareo, e ora madre e figlio sono in buona salute.
La 22enne, residente in provincia di Torino, aveva scoperto 4 anni fa di avere un sarcoma al torace con metastasi alle ossa, che le opprimeva parte dei polmoni e del cuore. Benché le cure a base di chemioterapia e radioterapia avessero eliminato le metastasi, i medici avevano preferito non rimuovere la massa di un chilo e mezzo poiché potenzialmente in grado di ledere organi vitali.
Ciò nonostante, consapevole che il parto avrebbe potuto rivelarsi fatale per il cuore, la giovane aveva deciso di avere un figlio con il compagno e alcuni mesi fa ha partorito con cesareo all’ospedale Sant’Anna di Torino. Poco tempo dopo, tuttavia, ha ricominciato ad avere problemi respiratori proprio a causa della massa tumorale sul petto.
Benché molto rischiosa, in quanto la massa, “grande come un melone”, fosse attaccata alle pareti del cuore e a metà circa di quelle del polmone sinistro, i medici hanno a questo punto deciso di fare un tentativo, per salvarle la vita.
L’intervento alle Molinette è durato in totale sei ore, e i chirurghi sono riusciti a togliere ogni traccia del tumore, ripristinando il corretto funzionamento sia del polmone che del cuore. Oggi sia la madre che il bambino sono in ottimo stato e la 22enne non ha più problemi di respirazione.
L’operazione chirurgica è stata eseguita dall’equipe composta dai medici Paraskevas Lyberis, Matteo Roffinella e Marco Pocar, il professore Enrico Ruffini e il gruppo di anestetisti Anna Chiara Trompeo, Alessandro Buttiglieri e Giancarlo Fornero.
La massa tumorale, enorme e che aveva gravemente compromesso il polmone sinistro, pesava 1500 grammi ed era di 12 cm x 10 cm x 6 cm. Fino a quel momento, per la giovane era difficile condurre una vita normale, poiché ogni più piccolo sforzo la costringeva a passare intere giornate allettata.
Dopo un inasprimento delle condizioni di salute, quindi, a pochi mesi dalla gravidanza, l’intervento si è reso indispensabile. L’operazione è fortunatamente andata a gonfie vele, e dopo essere uscita dalla sala chirurgica, la neo madre ha seguito un necessario periodo di osservazione di 10 giorni, potendo poi tornare a casa dal figlio, senza più alcuni tipo di problema respiratorio.
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