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Tra le grandi sensazioni del Festival di Venezia 2014 va inserito senza dubbio anche Pasolini (trailer italiano e trama sono più in basso), il film sul celebre regista italiano girato da Abel Ferrara e con il divo hollywoodiano Willem Dafoe, credibilissimo vista la sua somiglianza con l’autore di Accattone e Il Vangelo Secondo Matteo, a ricoprire il ruolo principale (‘Willem è impressionate, in alcuni momenti pensavo di vedere Pier Paolo‘, ha esclamato Ninetto Davoli).
Pasolini, in uscita nelle sale italiane giovedì 25 settembre 2014, è stato presentato in concorso a Venezia il 4 settembre suscitando ottime impressioni sia da parte della critica che del pubblico, tanto da essere subito inserito nel ristretto numero delle pellicole in lizza per il Leone d’oro. Il cast del film, che racconta le ultime ventiquattr’ore di vita dell’intellettuale, è completato da Giada Colagrande, Riccardo Scamarcio, Maria de Medeiros, Ninetto Davoli (amico personale di Pier Paolo Pasolini nonché suo attore-feticcio), Adriana Asti, Valerio Mastrandrea e Salvatore Ruocco. Nella versione italiana la voce di Willem Dafoe è stata doppiata da Fabrizio Gifuni.
‘Sono cresciuto vedendo i film di Pasolini. Io sono buddista e il mio insegnamento è che si medita sul proprio maestro: io ho assorbito il suo lavoro e facendo questo film, incontrando le persone che lo hanno amato e conosciuto e dirigendo Ninetto Davoli, mi sono avvicinato al mio maestro‘. Così ha esordito il regista Abel Ferrara nella conferenza stampa di presentazione, mentre Willem Dafoe ha rivelato di aver ‘incontrato’ per la prima volta Pasolini durante la realizzazione del controverso L’Ultima Tentazione di Cristo, quando Martin Scorsese gli chiese di prepararsi al ruolo vedendo proprio Il Vangelo Secondo Matteo.
La trama di Pasolini racconta ciò che accadde tra il 1° e il 2 novembre 1975, ventiquattr’ore drammatiche che si conclusero con ritrovamento del cadavere del poeta e cineasta italiano all’idroscalo di Ostia. La narrazione comincia con Pasolini che arriva a Roma la sera tardi, in ritorno da Stoccolma dove ha presentato ‘Salò o le 120 giornate di Sodoma’. Pasolini va a casa dalla madre (Adriana Asti) e dai cugini Graziella Chiarcossi e Nico Naldini (Giada Colagrande e Valerio Mastandrea), legge i giornali, scrive qualche paragrafo del romanzo a cui stava lavorando, Petrolio, pranza con i familiari e la grande amica Laura Betti (Maria De Medeiros), gioca a calcio con i ragazzi del quartiere e infine cena con Ninetto Davoli (Riccardo Scamarcio, mentre il vero Ninetto Davoli interpreta Eduardo De Filippo) per parlargli del nuovo film che voleva girare, Porno-Teo-Kolossal (rimasto poi incompiuto). Dopo cena la fatale decisione di abbordare Pino Pelosi in un bar, portarlo a Ostia e morire sotto i colpi di un gruppo di balordi e dello stesso ‘ragazzo di vita’.
Da sottolineare che Abel Ferrara e lo sceneggiatore Maurizio Braucci hanno scelto di affrontare la morte di Pasolini eludendo tutte le interpretazioni complottistiche successive (come l’ipotesi che l’assassinio fosse di matrice politica): ‘Molte delle cose dette in passato non passano un esame accurato e ancora oggi ci sono questioni molto confuse‘, ha ammesso Braucci, ‘Al centro del film abbiamo preferito mettere i fatti certi anche perché crediamo che il processo del 1976, conclusosi con la sentenza di omicidio a carico di Pelosi in concorso con ignoti, sia giusta‘.
Pasolini: trailer italiano
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