Pasta di marca con tracce di pesticidi. E’ questa la notizia che ha suscitato parecchio clamore, arrivando direttamente dalla Svizzera. Proprio nel Paese elvetico sono state effettuate delle analisi su diversi pacchetti di pasta, in particolare sugli spaghetti. I test sono stati voluti dalla rivista Bon à savoir e dalla radio televisione svizzera. La scoperta è stata eclatante, perché in 7 confezioni su 15 è stata trovata la presenza di alcune sostanze utilizzate come pesticidi.
I campioni che sono stati presi in considerazione riguardano sia la pasta tradizionale che quella biologica. Le rivelazioni stanno scuotendo l’industria alimentare, anche perché nell’occhio del ciclone è finita anche la produzione italiana: 3 delle marche coinvolte sono proprio del bel Paese.
Nelle marche Prix Garantie, Combino, Reggano, Barilla e La pasta di Flavio sono state scovate delle tracce di pirimifosmetile, un conservante che si utilizza, in modo che il grano nei silos venga mantenuto in buono stato. Nella pasta Qualité & Prix è stata trovata la cipermetrina, che viene utilizzata nelle coltivazioni di cereali. Questa sostanza può provocare molti disturbi, fra i quali dolori gastrointestinali, tremori, vertigini, nausea, vomito, dolore epigastrico.
Coinvolti anche gli spaghetti Dennerè: in essi è stato rintracciato un insetticida usato soprattutto per coltivare il mais, le patate e le barbabietole, il nematocida terbufos. Quest’ultimo può colpire il sistema nervoso centrale e le terminazioni parasimpatiche. Inoltre può influire sulla salute delle placche neuromuscolari. Sono stati analizzati anche i marchi De Cecco, Garofalo e gli spaghetti integrali Barilla: in questi prodotti non sono state trovate sostanze tossiche.