I tempi dell’impunità per i giovani conducenti di minicar o di scooter 50cc che girano spesso per le città senza rispettare le regole stanno per finire. La riforma del nuovo Codice della Strada approvata dalla Commissione Trasporti della Camera prevede la patente a punti anche per i minorenni. Di conseguenza chi è alla guida di ciclomotori non superiori ai 50cc e di quadricicli leggeri con patente AM e quelli di moto e scooter fino a 150cc con patente A1 potrà subire da una parte il ritiro della propria patente, ma dall’altra potranno veder calare il numero di punti sulla patente, qualora si dovessero violare le regole del codice stradale.
Questa iniziativa mira ad aumentare la disciplina e la sicurezza, due aspetti diventati fondamentali nel Codice della Strada rivisto, in cui è previsto tra l’altro di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane e il riordino delle sanzioni. Inoltre è previsto che i ricavi relativi alle multe in seguito a sanzioni al codice stradale vadano per il 15% in un fondo “da istituire nello stato di previsione del Ministero dell’interno, le cui risorse saranno finalizzate all’intensificazione dei controlli su strada” e almeno il 20% ad un “fondo da istituire nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, finalizzato a finanziare il Piano nazionale della sicurezza stradale e i relativi programma attuativi.”
Ci sono buone notizie per i neopatentati. Il primo anno dal conseguimento della patente potranno infatti guidare un’auto che non oltrepassi il limite attuale di 55 kWh/tonnellata se sono affiancati da “una persona di età non superiore ai 65 anni” e il fatto di guidare un veicolo con potenza limitata avrà “una durata non superiore a sei mesi quando il conducente neopatentato, nel medesimo intervallo di tempo, non si sia reso responsabile di violazione da cui derivi decurtazione di punteggio.” Norme più severe invece per gli automobilisti “over 80” che dovranno guidare vetture con potenza limitata, proprio come i neopatentati.