Terminata l’udienza a Mansura, nella gioranta di oggi in Egitto. Per Patrick Zaki una condanna a tre anni di carcere: portato via tra le grida della madre e della fidanzata.
Condannato e arrestato in tribunale. E’ arrivata dopo i tantissimi rinvii la sentenza per Patrick Zaki. Il verdetto era stato rimandato negli scorsi mesi a causa anche della mancanza in aula del giudice che si era occupato del caso. Per l’attivista accusato di diffusione di notizie false in un articolo del 2019 è arrivata la sentenza, la quale non sarà soggetta ad ulteriori appelli. Il giovane, laureatosi da poco all’Università di Bologna è stato arrestato in tribunale e portato via dalla polizia, tra le urla della mamma e della fidanzata, incredule.
Portato via come un criminale, tra le grida della madre e della fidanzata che lo attendevano fuori dall’aula di Mansura. Oggi in Egitto è stato letto il verdetto della sentenza del caso Patrick Zaki, accusato dal governo egiziano di avere diffuso notizie false in un articolo risalente al 2020. Arrestato, il suo caso ha tenuto banco e creato tensioni anche tra Italia ed Egitto, il giovane attivista ha dovuto attendere 3 anni per la lettura di un verdetto a questo punto inaspettato, anche per quanto dichiarato di recente dallo stesso ragazzo e dai suoi legali.
L’articolo, scritto nel 2019, riguardava un attentato dell’Isis e poneva l’accento su alcuni casi di discriminazione ai danni dei cristiani d’Egitto, i copti. Quella di oggi è stata l’undicesima udienza del processo del caso dello studente che a Bologna era arrivato pochi anni fa per conseguire un master sugli studi di genere.
Il mese scorso il giovane aveva fatto richiesta al giudice di espatriare in Italia, e mettere per pochi giorni fine al divieto di abbandonare l’Egitto, per poter discutere la sua tesi finale all’Università di Bologna di presenza. Richiesta che non era stata accolta dal tribunale. Zaki ha infatti sostenuto l’esame finale e discusso la sua tesi online.
Patrick è stato arrestato direttamente in tribunale, per una sentenza che secondo quanto si apprende non ha adesso possibilità di appello. La polizia stessa si è occupata del trasferimento immediato in caserma, poi Zaki verrà portato in carcere già nella giornata di oggi. Lo hanno detto gli avvocati del ragazzo, dopo la lettura del verdetto.
L’attivista era stato fermato il 7 gennaio del 2020, e dopo appena un giorno era stato formalizzato il suo arresto. Poi la lunghissima vicenda giudiziaria, fino all’arresto di oggi.
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