Il ricercatore egiziano rilasciato ieri dalla prigione di Mansoura tornerà domani in Italia. Patrick Zaki userà però un volo di linea. Il neolaureato a Bologna avrebbe rifiutato il volo speciale messo a disposizione dal governo e non avrebbe alcuna intenzione di incontrare esponenti dell’esecutivo, per rimanere fedele ai suoi ideali politici, secondo indiscrezioni, dopo aver consultato i suoi legali. Tra due settimane tornerà in Egitto per sposarsi con la fidanzata.
Da ieri Patrick Zaki è un uomo libero, dopo la grazia presidenziale di Al Sisi e il conseguente scarceramento dalla prigione di Mansoura. Il giovane ricercatore ha potuto riabbracciare ieri il padre, la madre, la sorella e la fidanzata, con la quale a breve convolerà a nozze. Domani il neolaureato all’università di Bologna tornerà in Italia, ma lo farà con un volo di linea, avendo declinato l’offerta di servirsi di un volo speciale offerto dall’esecutivo italiano. La decisione sarebbe stata presa dopo un colloquio con i suoi avvocati, per rimanere fedele alle sue idee politiche.
“Il processo finalmente è finito e sento che ho il diritto di tornare a vedere i miei colleghi, di ritirare la laurea, di condurre una vita normale a Bologna. Sto programmando di essere lì sabato mattina arrivando a Milano” ha detto Zaki raggiunto dai giornalisti in Egitto. Declinato l’invito a servirsi di un volo speciale: Patrick atterrerà domani a Milano con un semplice volo di linea.
La sua scelta ha scatenato polemiche, e a pronunciarsi in merito sono stati il senatore di FI Maurizio Gasparri e il giornale Libero, secondo il quale quest’ultimo avrebbe fatto questa scelta per non incrociare alcun esponente del governo Meloni. Va fatto notare, tuttavia, che nonostante Gasparri si sia chiesto se il giovane egiziano troverà mai “il tempo di ringraziare il governo italiano al quale deve questo risultato”, in realtà Zaki lo ha fatto, e già nella giornata di ieri, tramite un post su Facebook.
“Ringrazio anche il governo italiano, il parlamento italiano, il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri che mi hanno sostenuto durante tutto il periodo di reclusione e il processo solo per essere laureato in un’università italiana, pur non essendo cittadino italiano” ha scritto Patrick, di fatto citando due delle cariche italiane più importanti per la sua vicenda giudiziaria.
Ora, il ricercatore e neolaureato pensa a ciò che lo aspetta per i mesi a venire, e dalle sue dichiarazioni pare avere le idee ben chiare su quello che intende fare. “Sarò a Bologna due settimane per incontrare i miei amici, i miei professori, tutte le persone che mi mancano in Italia” ha detto Zaki, che tuttavia ripartirà a breve per l’Egitto per sposarsi con la compagna Reny Iskander. “Sicuramente tornerò in Italia per riprendere i miei studi e la mia vita a Bologna” ha poi aggiunto, vedendo il suo futuro nel nostro Paese.
Nono solo, ma stando a un tweet pubblicato dal sito oscurato di opposizione Mada Masr, Patrick, una volta tornato a casa dalla famiglia, avrebbe dichiarato che “Sono sollevato per quello che è successo, ho molti progetti che sto cercando di realizzare, tra cui sposarmi e continuare il mio dottorato. Spero che tutti vengano rilasciati e che il caso dei prigionieri politici venga risolto completamente”, augurandosi che altre persone detenute per motivi politici possano essere scarcerate e fare ritorno alla vita di sempre.
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