Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada e patron di Luna Rossa, racconta come è nato l’amore per il veliero del 1903.
L’atleta iscritto all’albo d’oro dell’America’s Cup Hall of Fame ci racconta di un mondo in cui il mare vissuto dalla barca può regalare tantissime emozioni.
Patrizio Bertelli e l’amore per la sua Scud
In questi ultimi tempi stiamo assistendo a un ritorno in mar degli yacht a vela d’epoca come fossero vere e proprie opere d’arte per i collezionisti che amano il mare.
Un esempio sono gli sloop, come quello ritrovato da Bertelli in Belgio, completamente abbandonato da molto tempo in un campo.
Scud è il nome per la bellissima imbarcazione che è stata restaurata lo scorso anno dal Cantiere Navale Argentario che tratta in particolare le imbarcazioni d’epoca.
L’elegante veliero disegnato de Nat Herreshoff, soprannominato il Leonardo da Vinci del mondo della nautica e considerato il padre delle barche con un design più moderno.
La Scud ha un aspetto elegantissimo grazie alla coperta in cedro del Canada, così come lo scafo con doppio fasciame.
Caratterizzata da una linea semplice ed essenziale, ma molto funzionale, Scud è una di 13 pezzi, realizzati dal maestro in diversi anni e oggi di queste vere e proprie opere d’arte, ne rimangono solo tre, di cui una è in un cantiere statunitense e l’altra nello stato del Maine, riarmata come ketch.
Tali imbarcazioni non venivano realizzate in maniera curata nella parte marina poiché venivano progettate per durare poco e poi essere sostituite, erano invece sofisticate per quanto riguarda il paino velico.
Così Bertelli descrive la sua Scud e brillano gli occhi mentre parla di tutti i dettagli, lui che ha messo piede su una barca per la prima volta negli anni Settanta e non è più riuscito a fare a meno di questo mondo in cui è entrato per caso.
La vita in barca a vela
Le barche a vela sono considerate un hobby di lusso, sempre più apprezzate dai magnati di tutto il mondo al pari di gioielli e opere d’arte. In occasione dell’Argentario Sailing Week, evento dedicato proprio a queste imbarcazioni, sono 36 i modelli che hanno sfilato nella regata e ovviamente era presente anche la bellissima Scud, fresca di restauro.
Patrizio Bertelli parla a cuore aperto della sua passione per la barca a vela, dichiarando
“si tratta per me di un grande desiderio di evadere, in primis eliminando la dipendenza dai cellulati, che personalmente sono vietati a chi è in regata con me. la barca a vela consente momenti unici isolati dal mondo, allontanandosi dalla routine”.
Continua parlando del mondo visto dalla barca
“i panorami sono diversi, tutti mozzafiato. il mare va apprezzato e ci vuole una sensibilità particolare. la cosa più bella dell’esperienza sulla barca a vela è la partenza ma anche il momento in cui si arriva in un golfo. anche i tramonti sono unici e speciali”.
Un argomento molto personale per l’atleta che sottolinea come amare questo sport aiuta anche ad accrescere l’amore per il mare e il rispetto. Le regate con barche storiche, come quella che si è svolta da poco in Toscana, secondo Patrizio dovrebbero coinvolgere però anche quei settori di barche che spesso vengono esclusi.