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Patto fra Italia, Germania e Austria: è già successo e non finì bene…neanche per gli italiani

I tre signori nella foto qui sopra sono, per chi non lo sapesse, (da sinistra) Horst Lorenz Seehofer, Ministro dell’Interno della Germania; Herbert Kickl, Ministro dell’Interno dell’Austria, e Matteo Salvini, Ministro dell’Interno dell’Italia. Questi tre, per conto dei loro Paesi, hanno stretto un accordo soprannominato “l’asse dei volenterosi”. Qualcosa di simile a quanto era già successo. E non finì bene, neanche per l’Italia.

L’asse dei volenterosi è, infatti, un accordo con cui questi tre Paesi si impegnano a collaborare per fermare gli sbarchi dei clandestini provenienti dall’Africa. Ora, visto che Salvini ha più volte definito il fenomeno migratorio “un’invasione”, possiamo dire che l’accordo fra Germania, Austria e Italia sia volto ad aiutarsi a vicenda per fermare l’invasione e proteggere i confini nazionali.

Questi stessi Paesi, un bel po’ di anni fa, precisamente 136 anni fa, strinsero un altro accordo, anch’esso volto a garantirsi aiuto reciproco nel caso di invasione. All’epoca il nemico era la Francia e, in realtà, anche ora – pur non essendo il loro primario obiettivo – il Presidente della Repubblica francese Macron non è proprio ben visto dai signori presenti nella foto, per le sue posizioni politiche opposte alle loro.

Quell’accordo, stretto il 20 maggio del 1882, si chiama “Triplice Alleanza” e portò in poco tempo allo scoppio della Prima guerra mondiale.

Ora vorrei evitare di fare una lezione di storia, che peraltro non sarei in grado di fare, ma permettetemi almeno di ricordare che, nonostante il goffo tentativo dell’Italia di dichiararsi inizialmente neutrale, alla fine in quel conflitto morirono 651.000 i militari e 1.021.000 civili, per un totale di 1.672.000 persone, tutte italiane, italianissime.

Speriamo che questa volta, nonostante le tante similitudini con il passato, non finisca di nuovo così!

Fabrizio Capecelatro

Fabrizio Capecelatro è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di politica e cronaca, con particolare riguardo a tematiche incentrate su criminalità organizzata e camorra. Su temi di attualità e di cronaca criminale ha scritto anche su Pourfemme.

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