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Se sul web si sprecano battute sul rapporto, forse troppo intenso, tra Patty Pravo e la chirurgia estetica, la cantante veneta tira invece dritta per la sua strada, dichiarando di appoggiare il ricorso bisturi purché non sia troppo esagerato e mostrando grande soddisfazione per il suo attuale aspetto, che secondo lei non è così diverso da 50 anni fa quando era celebrata in tutta Italia come la ‘ragazza del Piper’: ‘Quando guardo le mie foto di allora, ringraziando il cielo, non vedo gran differenza con quelle di oggi’.
Patty Pravo è reduce da una brillante partecipazione al Festival di Sanremo 2016, dove ha vinto il Premio della Critica ‘Mia Martini’ con il brano Cieli Immensi, piazzandosi al sesto posto della classifica generale. ‘Inizialmente mi volevano come super ospite‘, ha rivelato in un’intervista a Vanity Fair, ‘Ma ho risposto che mi sarei mossa solo con una nuova canzone in gara‘. Ogni suo desiderio è un ordine, deve averle detto Carlo Conti, e così l’ultima grande diva della musica italiana è tornata sul palco dell’Ariston per la nona volta, a raccogliere l’ennesima standing ovation di una carriera inimitabile (‘Però i trofei che vinco li regalo, non stanno bene con l’arredamento’).
Ma a 67 anni di età (68 il prossimo 9 aprile) e a mezzo secolo (lo celebrerà il prossimo ottobre) dalla pubblicazione del primo singolo Ragazzo Triste, per Patty è giunto anche il momento di stilare un primo bilancio: ‘Da piccola mi credevo millenaria, e oggi invece mi fanno notare che sono trascorsi 50 anni da quel Ragazzo Triste nata in macchina con Gianni Boncompagni’. Una canzone che inizialmente l’aveva lasciata perplessa: ‘Io gli dicevo: perché dobbiamo parlare di questo ragazzo triste? Siamo giovani, divertiamoci. Ma alla lunga ha avuto ragione’.
Peccato però che oggi i rapporti con Boncompagni non siano più così idilliaci, specie dopo il recente affondo del celebre conduttore radiofonico e autore televisivo, secondo cui i cantanti che tornano al Festival, a cominciare proprio da Patty Pravo, andrebbero arrestati: ‘Cosa volete che vi dica’, ha replicato lei, ‘Sono preoccupata per la sua salute mentale‘…
Patty Pravo è un fiume in piena e ha una parola, buona o cattiva, per tutte le persone che ha incrociato a Sanremo: la sua vecchia fiamma Riccardo Fogli, oggi di nuovo con i Pooh (‘L’ho visto di corsa, ma ci siamo abbracciati sulle scale’), il presentatore Carlo Conti (‘Positivo e delizioso) e i tre co-conduttori Madalina Ghenea, Virginia Raffaele e Grabriel Garko (‘La prima non so neanche chi sia, la seconda pure… ah no, è quella che fa le imitazioni, è figa… Garko pensavo fosse antipatico e invece è un ragazzo a posto).
E dopo aver confidato di non aver ancora chiuso nel cassetto la possibilità di esaudire il sogno del nonno, che l’avrebbe voluta direttrice d’orchestra (‘Chissà, potrei chiudere la carriera da ‘Vessicchia’), e aver svelato che l’acconciatura sbarazzina della terza serata era un omaggio a David Bowie, ha parlato senza fronzoli del tema della chirurgia estetica, anche per rispondere alle critiche di chi l’ha paragonata ad Avatar o a Donatella Versace: ‘Non me ne può fregare di meno delle critiche, preferisco sentirmi un’araba fenice che rinasce dalle ceneri. Sono favorevole ai ‘ritocchini’, basta che siano fatti bene: a volte vedo in giro certi visi sconvolti’…
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