Un’accusa che pesa per il regista canadese Paul Haggis che è in stato di fermo ad Ostuni, in provincia di Brindisi. Una donna l’ha denunciato per esser stata vittima di stupro. Ora lui vuole difendersi. La vicenda viene ricostruita piano piano.
Una donna inglese di 30 anni lo accusa di averla violentata. Ma Haggis si difende e lo fa anche tramite il suo avvocato.
Lesioni personali aggravate e violenza sessuale: queste le accuse rivolte al regista canadese Paul Haggis che, ora, è stato fermato dalle Forze dell’ordine italiane in attesa di chiarire la sua posizione sull’accaduto. Una 30enne inglese accusa il regista di averla costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà.
Il racconto della donna è raccapricciante. Ha descritto, infatti, di esser stata accompagnata all’aeroporto della città di Brindisi, nonostante non fosse in perfette condizioni psicofisiche dopo aver subito violenza. Il regista l’avrebbe lasciata lì.
Qui la donna, notata dal personale dell’aeroporto stesso e dalla Polizia di frontiera, è stata assistita, medicata e poi trasportata, prima al commissariato per capire cosa le fosse successo e, successivamente, all’ospedale dove, per lei, è stato applicato il “protocollo rosa”, poiché vittima di violenza sessuale.
La donna ha, poi, denunciato il regista Paul Haggis. Le indagini sono in corso, anche per capire cosa sia effettivamente successo fra i due. Dal canto suo il regista, fa sapere tramite il suo avvocato, che intende rispondere a tutte le domande degli investigatori, anche per chiarire la sua posizione.
Il regista si dichiara innocente e “auspica la massima celerità di tutti gli accertamenti necessari a chiarire la vicenda” – dichiara il suo avvocato e vuole dare, quanto prima, la sua versione dei fatti.
Ma cosa è successo effettivamente fra i due? Dai primi dettagli emerge che i due si conoscevano e che la donna lo aveva raggiunto in Puglia per passare nel tempo insieme, ma non di certo per avere rapporti sessuali, come alla fine invece è accaduto.
La ragazza afferma con forza e decisione che il regista ha abusato di lei in due occasioni.
La conoscenza fra i due era partita ad un altro festival del cinema a fine aprile ed è poi, proseguita anche via chat. L’arrivo poi in Puglia il 12 giugno e, qui, la prima violenza. All’inizio, lei non ha denunciato pensando che fosse stato un fatto o una cosa momentanea. Ma, due giorni dopo, le violenze si sono ripetute. Allorchè i due hanno litigato e lui, dopo aver noleggiato un’auto, ha “caricato” la ragazza e l’ha lasciata all’aeroporto di Brindisi.
Da lì, poi, tutta la storia che ha portato al fermo del regista. L’interrogatorio di Haggis è fissato per giovedì e sarà proprio in questa occasione che lui chiarirà la sua posizione davanti alle autorità italiane.
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