Pavia: un uomo di 63 anni ha violentato, in un parco pubblico, una 14enne della quale conosceva bene la famiglia.
Un uomo di 63 anni avrebbe violentato una 14enne della quale conosceva bene la famiglia: lo stupro si sarebbe consumato all’interno dei giardini pubblici della città di Pavia. Si indaga sull’eventuale coinvolgimento di altre persone.
Fermato un 63enne a Pavia con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 14 anni. L’uomo frequentava la famiglia della vittima.
L’uomo, originario della Lomellina, è stato fermato con l’accusa di gravissimi abusi sessuali dai Carabinieri di Pavia. La ragazzina sarebbe stata violentata all’interno dei giardini pubblici, il 1° agosto 2022.
L’individuo è stato portato in prigione, nella città di Pavia. Al momento sono in corso ulteriori indagini per capire se anche altre persone sono coinvolte nello stupro.
Il fermo è scattato per l’uomo, in quanto la procura crede che il soggetto possa reiterare il reato, dal momento in cui conosceva molto bene la famiglia della 14enne che frequentava regolarmente.
L’uomo avrebbe aggredito sessualmente la ragazza di 14 anni all’interno dei giardini pubblici della Lomellina, paese in cui vivono entrambi. L’uomo – secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine – conosceva bene la famiglia della vittima, con la quale si vedeva regolarmente.
Alcuni compaesani hanno denunciato la situazione ai Carabinieri, che hanno avviato le indagini sul caso. Al momento, l’uomo si trova nel carcere di Torre del Gallo.
Se sarà confermato il coinvolgimento di altre persone nel terribile episodio, inizierà a delinearsi uno scenario preoccupante, dietro il quale potrebbero celarsi altri casi simili.
Nello stesso giorno della violenza sessuale ai danni della 14enne, si sono verificati altri due stupri, uno ad Ardo, in provincia di Brescia e l’altro a Saronno, in provincia di Varese.
Nel primo caso, una ragazza di 30 anni sarebbe stata violentata un uomo di 21 anni che aveva conosciuto sul web. Arrestato, ha negato la violenza, ma – al pronto soccorso – i medici hanno appurato segni compatibili con un’aggressione sessuale.
Nel secondo caso, un uomo di 53 anni – che nella vita fa l’anestesista – pare abbia violentato un’infermiera in casa sua.
Prima l’avrebbe drogata per poi compiere lo stupro. L’uomo ha sostenuto che il rapporto sessuale che ha avuto con la donna è stato consenziente, ma una registrazione ha smentito la sua versione dei fatti: nella stessa, infatti, ammette di aver abusato della donna.
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