[didascalia fornitore=”ansa”]Capannone a fuoco nel pavese, non escluso gesto doloso[/didascalia]
Allarme nube tossica vicino Pavia, dove un capannone industriale è andato a fuoco. Alto il rischio che in aria siano state sprigionate diossine, motivo per cui cento residenti sono stati evacuati e agli altri è stato sconsigliato di uscire di casa. La struttura, a rischio crollo, risulta in disuso ma gli abitanti raccontano di aver visto camion scaricare materiale negli ultimi mesi.
L’incendio è divampato mercoledì sera in un capannone di duemila metri quadrati lungo la provinciale 31, a Corteolona e Genzone, nel Pavese. I pompieri sono a lavoro per spegnere le fiamme. Un’alta colonna di fumo nero ha avvolto la zona. Un centinaio di residenti sono stati evacuati. Allo stesso modo, per precauzione, i sindaci della zona hanno vietato di aprire le finestre, sconsigliando di uscire di casa se non per motivi urgenti.
Nell’incendio stanno infatti bruciando plastica, pneumatici e materiali di scarto. Elevato il rischio tossine nell’aria, ed è allerta per la nube tossica, come successo il 5 maggio 2017 a Pomezia, vicino Roma, in un incidente analogo.
I tecnici dell’Arpa sono già a lavoro e hanno posizionato il campionatore ad alto volume per il monitoraggio degli inquinanti a Cascina San Giuseppe, la zona più colpita, per rilevare l’eventuale presenza di sostanze potenzialmente cancerogene, come diossine e ipa (idrocarburi policiclici aromatici).
«Siamo in allarme per la nube, ovviamente tossica, visto che stanno bruciando pneumatici e plastica, che si è sprigionata dall’incendio – ha detto il sindaco di Inverno e Monteleone, Enrico Vignati – Noi sindaci della zona siamo stati contattati a due ore dall’inizio dell’incendio da un funzionario dell’Arpa il quale, considerato il rischio ambientale, ci ha chiesto di monitorare il paese. Questa, quindi, per noi sarà una notte di veglia per escludere che i nostri concittadini abbiamo problemi seri e, nel caso, per segnalare immediatamente all’Arpa quanto accade. Proprio per questo abbiamo subito indicato ai cittadini di sbarrare le finestre e di non uscire di casa se non per estreme urgenze».
Il capannone risulta dismesso da tempo, eppure i residenti giurano di aver visto, negli ultimi mesi, camion entrare e uscire per scaricare roba. L’ipotesi è, quindi, che siamo di fronte allo smaltimento illecito di rifiuti. Lo chiarirà l’inchiesta che inevitabilmente sarà aperta dalla procura. Non è nemmeno da escludere l’ipotesi di un gesto doloso.