Enrico Letta rifiuta ogni possibile sostegno del Pd a Letizia Moratti, che si candida con il Terzo Polo per la presidenza della Regione Lombardia.
Un Pd che rischia di rimanere senza candidato, ma comunque fermo nelle idee. Nessun sostegno al Terzo Polo e a Letizia Moratti, mentre continua il pressing asfissiante su Pisapia. Bonacci, nome in cima alla lista per la leadership chiede invece una stretta sui temi del congresso costituente.
Un Terzo Polo che guarda a destra. E’ questa la visione del Pd nei confronti dei centristi, che nelle scorse ora hanno comunicato il loro sostegno a Letizia Moratti. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia nominato da Fontana nel 2021 dunque si candiderà per la presidenza della Regione, ma il Pd non intende sostenerla.
Lo ha reso noto Enrico Letta, che non trova alcuna motivazione nel dare sostegno a una ex ministra di Berlusconi ed assessora – come detto – del leghista Fontana. In apertura della Segreteria – fissata per delineare i tempi del congresso costituente – il numero uno Dem chiude dunque a qualsiasi possibile coinvolgimento o supporto al Terzo Polo, sbarrando la porta a Renzi e Calenda.
Una personalità, continua, del centrodestra sgradita al popolo di sinistra, che il Pd non intende sostenere. Pd in salute in Lombardia ricorda Letta. Regione dove i democratici governano nella maggior parte dei capoluoghi compresa Milano, che è al 30 per cento.
Decisione presa. Ne è sicuro anche Peppe Provenzano. L’ipotesi rimorchio dei centristi rimane dunque pura fantasia per Letta, sostenuto da Provenzano il quale parla totalmente di chiusura e di zero possibilità. Il Pd è un partito di centrosinistra, e non inseguire secondo il deputato siciliano intervenuto durante la riunione, le strategie di Calenda.
Anche a costo di rimanere a pochi mesi dalle regionali senza un grande nome per il partito, probabilmente. Ma la decisione di non seguire Calenda, Renzi e Moratti è ormai irreversibile, per un Terzo Polo che secondo i vertici del Nazareno tende a spaccare il centrosinistra.
Dopo l’ennesimo no di Beppe Sala intanto, è ancora caccia al prossimo rappresentate dei democratici per le regionali in Lombardia. Continua asfissiante il pressing su Giuliano PIsapia, che come Sala vorrebbe rimanere al di fuori di tale contese.
Carlo Cottarelli preferirebbe essere appoggiato da Azione, ma rimane una possibilità. Ultimo nome sulla lista quello di Emilio Del Bono, anche se al momento il sindaco di Brescia sembra non convincere del tutto. Stefano Bonaccini intanto spinge per l’accorciamento dell’iter che dovrebbe portare a un nuovo leader, con la corsa alle primarie già nel mese di febbraio.
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