L’appello dell’avvocato del boss al Tribunale: “Deve essere ricoverato subito”. Matteo Messina Denaro peggiora: era stato operato lo scorso giugno.
Detenuto nel carcere dell’Aquila, Matteo Messina Denaro è gravemente malato e in regime di 41 bis aveva già subito una piccola operazione chirurgica di urologia in ospedale lo scorso 27 giugno. L’avvocato intanto chiede il ricovero in ospedale, parlando del boss come non più adatto al regime carcerario del 41 bis.
Secondo il legale di Matteo Messina Denaro, il boss non sarebbe più compatibile con il regime carcerario del 41 bis. Lo ha scritto all’Agi Alessandro Cerella. L’avvocato che insieme a Lorenza Guttadauro rappresenta Messina Denaro ha parlato delle condizioni di salute dell’ex latitante dicendo che adesso urgerebbe un ricovero all’ospedale. Al momento il boss è detenuto al 41 bis nel carcere dell’Aquila, dove a giugno si era sottoposto a un piccolo intervento chirurgico urologico.
All’interno del penitenziario è stata allestita una stanza per la chemioterapia, ma adesso non basterebbero le cure date in carcere dice ancora il legale Cerella, il quale ha sottolineato come Messina Denaro non mangi e abbia difficoltà anche a bere: “C’è bisogno delle flebo per essere alimentato, la situazione non è gestibile nel regime carcerario del 41bis”.
Il quadro clinico dell’ex super boss di cosa nostra si sarebbe aggravato, riporta ancora l’Agi, con continui ricoveri che si sono susseguiti in questi mesi all’ospedale dell’Aquila. L’ultimo è avvenuto la scorsa settimana. Era stata proprio la sua malattia a condurre i carabinieri del Ros a Palermo al suo arresto, dopo che lo stesso aveva lasciato diverse tracce per magistrati e investigatori nella clinica che lo aveva preso in cura sotto falso nome.
E in uno dei pizzini ritrovati dalle forze dell’ordine, in possesso della sorella Rosalia, era stato ritrovato anche un diario con alcune informazioni sulla salute dell’allora latitante. Un quadro clinico piuttosto dettagliato tra operazioni ed esami, con i cicli di chemioterapia che aveva effettuato Messina Denaro. Allo stesso detenuto è stato poi offerto uno staff medico che dopo il trasferimento in ospedale hanno allestito – come accennato dal legale in queste ore – una sala accanto alla cella per effettuare le terapie di chemio.
Una sorte simile a quella dell’altro esponente di cosa nostra Bernando Provenzano, il quale molto malato aveva trascorso gli ultimi attimi di vita in malattia e ricoverato nella struttura ospedaliera carceraria di Parma. L’avvocato ha fatto richiesta al Tribunale dell’Aquila, che adesso dovrà decidere se trasferito in ospedale.
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