Un intero Paese vuole rendergli omaggio. È stato il loro Re in tutto e per tutto ed ha permesso al Brasile di salire sul tetto del mondo. Per questo motivo, un particolare trattamento è stato fatto al corpo di Pelè.
Per la veglia funebre, che si terrà allo stadio della squadra del Santos, alla salma del grande calciatore è stata necessaria la tanatoprassi.
Una tecnica molto sofisticata per permettere l’addio nella maniera più lunga possibile, alle tante persone che lo hanno amato, ammirato ed apprezzato nel corso di questi anni. Ha portato il Brasile sul tetto del mondo, dal punto di vista calcistico sì, ma anche dal punto di vista umano.
Pelè è stato, per il suo Paese e non solo, un vero e proprio “rei”, come lo chiamavano e continueranno a chiamarlo tutti coloro che lo ammiravano. E altrettante sono le persone che vogliono dargli l’estremo saluto a questo vero mito del calcio.
A partire dalle ore 10 di oggi (ora locale in Brasile, circa le 14 in Italia) si darà inizio alla veglia funebre allo stadio del Santos. La bara con la salma del campione, morto giovedì scorso, è uscita dall’ospedale alle 2 di stanotte per esser portata allo stadio dove in tantissimi lo aspettano per dargli l’estremo addio.
Saranno 24 le ore durante le quali il corpo di Pelè sarà esposto al pubblico e in tanti potranno salutarlo e pregare per lui. Martedì, poi, i funerali, prima di esser seppellito al cimitero.
La domanda che in molti si sono posti è: come può un corpo, in questo caso quello di Pelè, resistere dopo così tanti giorni dalla morte? La stessa cosa, a Roma, sta succedendo per la salma del Papa Emerito, Benedetto XVI, anche questa esposta al pubblico per tanti giorni dopo la sua morte.
Una particolare tecnica viene utilizzata, ed è quella della tanatoprassi. Inizialmente, per Pelè, si era pensata ad una esposizione al pubblico, sì, ma a bara chiusa. Ma l’effetto e l’amore del suo popolo è talmente grande che si è deciso, poi, di esporre la salma vera e propria, perché tutti possano vedere il volto del campione brasiliano ancora integro.
In molti possono pensare che sia stato imbalsamato, ma non è così. La tanatoprassi è una tecnica che non porta all’imbalsamazione perpetua, ma aiuta a conservare la salma del defunto fino a 10, o anche 15 giorni dalla sua morte, in modo temporaneo.
Un procedimento che definiremo più estetico e igienico: consiste nell’iniettare, nel sistema arterioso, una sorta di fluido conservante che permetter al corpo di mantenersi ancora integro. A questi, vengono aggiunti alcuni trattamenti estetici che permettono al corpo di non decomporsi facilmente e non rilasciare particolari odori, cosa che, normalmente, il corpo di un defunto fa già a poche ore dal decesso.
Tutto ciò ferma la momentanea decomposizione anche per 15 giorni, permettendo l’esposizione pubblica della salma. È la stessa tecnica che, come dicevamo, si sta utilizzando a Roma per l’esposizione del corpo di Papa Benedetto XVI.
Per Pelè, 24 ore di veglia funebre e, domani mattina, intorno alle ore 12 locali, i funerali, prima della sepoltura nel mausoleo riservato alla sua famiglia.
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