Graziano Pellè è stato cacciato dal ritiro dell’Italia dopo il gesto “irrispettoso” nei confronti del ct Gian Piero Ventura. Dopo essere stato sostituito, l’attaccante si è rifiutato di stringere la mano al tecnico. Questa mattina la decisione della Figc in un comunicato: “Far parte della Nazionale comporta infatti la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a partire dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi. Il calciatore farà ritorno oggi nel proprio club di appartenenza”. Ossia i cinesi dello Shandong Luneng.
Per Pellè, dunque, niente match domenica contro la Macedonia s Skopje. Non sono bastate le scuse via social della notte: “Eh si!!Purtroppo, mi capita nuovamente di fare una cavolata. Un comportamento inaccettabile, nei confronti del mister in primis e di riflesso ai miei compagni, che hanno sempre dimostrato di avere dei valori importanti all’interno di un fantastico gruppo Italia nel quale facciamo parte. Come ogni errore grave, si subiscono sempre delle conseguenze. Ed è giustissimo che io mi prenda delle responsabilità sull’accaduto. Era doveroso rivolgere le scuse di cuore a tutti”.
Pellè, che ci fai ancora in Nazionale?
Caro Graziano Pellè, questa è una lettera di ringraziamento da parte dei tifosi azzurri che hanno apprezzato il tuo impegno agli Europei, con Antonio Conte in panchina. Hai segnato reti pesanti, rispolverato proprio dal ct salentino quando in tanti storcevano la bocca. Giocavi in Olanda, poi in Inghilterra e ti facevi spazio sgomitando, tenendo su la squadra. E segnando, naturalmente. Ora, però, forse dovresti farti da parte.
L’hai fatto già, in parte, preferendo i lauti guadagni cinesi e andando a giocare in un campionato che, sarà pure in crescita, ma è ancora lontano anni luce dai valori dei tornei europei. Riconoscenza ha voluto che Giampiero Ventura ti abbia dato altre chance. Ma te le sei giocate ieri contro la Spagna: non riuscivi a portare su un’Italia in apnea, non ne prendevi una contro Ramos e Piquè. Quando sei uscito, magicamente, l’attacco azzurro ha cominciato a fare male agli iberici.
Ma non è solo questo. Il gesto di estrema maleducazione, niente mano a Ventura che te la porgeva, è andato in diretta dappertutto. E sinceramente non sei Messi o Cristiano Ronaldo che te la puoi prendere con il mister se, finalmente, esasperato dalla tua assenza, ti toglie dal campo dopo uno spezzone lungo di gioco. Hai deluso quanti si erano esaltati agli Europei. Tu che lì avevi fatto davvero il centravanti. Dicono che in Italia non ce ne siano altri come te, con le tue caratteristiche. Ma quali sono, di grazia? Ieri non se ne sono viste. Una soltanto: che sei un po’ montato. E in un gruppo questo ti esclude automaticamente. Altrimenti pure Mario Balotelli sarebbe ancora in azzurro.
Quindi, caro Graziano Pellè, ora te lo diciamo chiaramente: che ci fai ancora in Nazionale? Capitan Buffon ha cercato di difenderti, da buon capitano: “E’ un ragazzo d’oro e, a freddo, si renderà conto di aver fatto una stupidaggine. E chiederà scuse”. Ventura pure: “Era arrabbiato per la partita che aveva fatto. Certo, se indossi la maglia della Nazionale, un po’ di attenzione nei tuoi atteggiamenti devi averla”. Daniele De Rossi è meno tenero: “Ci abbiamo messo del tempo, con Lippi e Conte, per creare uno spirito come il nostro, non sarà certo un episodio come questo a rovinarlo”.
Siccome la Nazionale non è una squadra di club, dove sei obbligato a convivere con quel gruppo per tutto l’anno, Ventura può tranquillamente lasciare a casa il maleducato attaccante fin dalla prossima convocazione. Così, anche lui – Pellè in terra – si eviterà viaggi intercontinentali dalla Cina. Un altro centravanti lo troveremo. C’è, probabilmente. E se non ci fosse, si può sempre provare a cambiare modo di giocare. Grazie Pellè, ora puoi andare e ti faremo sapere.
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