Pellet cancerogeno sequestrato in Piemonte, Lombardia e Veneto

PELLET

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Da una indagine degli uomini della Guardia di Finanza partita dalla provincia di Biella è stata scoperta una frode riguardante pellet nocivo contenente formaldeide. Sono state quindi sequestrate 240 tonnellate di combustibile cancerogeno in aziende del Piemonte, della Lombardia e del Veneto. I denunciati sono tre, i tre titolari delle aziende in questione che ora dovranno rispondere dei reati di frode in commercio e immissione sul mercato di prodotti pericolosi

La guardia di finanza è arrivata a scoprire la vendita fraudolenta dopo aver eseguito alcuni prelievi di campioni nell’ambito di normali accertamenti tecnico-qualitativi dei prodotti messi in vendita in un esercizio commerciale del Biellese, in particolare di sacchi di pellet. Così si è arrivati a riscontrare massicce percentuali di collanti e di formaldeide contenute in essi, sostanze ritenute cancerogene per l’uomo, dunque pericolose.

Gli uomini della GdF hanno dunque provveduto a eseguire un primo sequestro del materiale pericoloso, e in seguito hanno approfondito le informazioni riguardanti la provenienza della merce, individuando così i fornitori e gli importatori delle confezioni di pellet nocivo, che riportavano marchi qualificati. ”I produttori di pellet con materiale di scarto potevano contare su costi di fabbricazione inferiori, e, quindi, ponevano in essere una concorrenza sleale” rispetto a chi opera nel settore nel rispetto delle norme, hanno sottolineato i finanzieri.

Al termine dell’indagine sono così stati sequestrati oltre 240 tonnellate di pellet cancerogeno per un totale di circa 16 mila sacchi da 15 chili cadauno. I denunciati per frode sono tre, ovvero i titolari di altrettante aziende piemontesi, lombarde e venete.

Ricordiamo che il pellet sicuro è quello che ha la certificazione europea di qualità En-plus specifica proprio per il pellet, che vieta l’impiego di legno da demolizione e di legno trattato chimicamente per la produzione del combustibile, prevedendo unicamente l’impiego di materia prima non contaminata.

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