Tutti noi ci siamo sempre chiesti a cosa serve il buco sul tappo della penna biro. Ecco svelato il motivo della sua esistenza che potrebbe salvarti la vita.
Tutti quanti noi nella nostra vita, seppur la tecnologia ci mette a disposizioni mezzi per il quale utilizzare carta e penna non è necessario, preferiamo scrivere su di un foglietto i nostri appunti.
Di solito tendiamo in età adulta a rammentare i nostri impegni scrivendoli sul calendario, o lasciando un post-it adesivo su un luogo per comunicare qualcosa ai nostri inquilini o per ricordarci noi stessi qualcosa.
Penna biro: ecco il vero utilizzo del foro sul tappo
Certo possiamo anche farlo utilizzando il telefono, ma molti prendono una precauzione in quanto il nostro cellulare può scaricarsi o può danneggiarsi mentre il pezzo di carta rimane lì finché qualcuno non lo vede.
Per farlo, ovviamente, utilizziamo una penna e nella nostra infanzia durante i giorni della nostra educazione scolastica ci siamo più volti imbattuti nella penna biro in tutte le sue varianti di colore.
La penna a sfera, più comunemente chiamata biro per via del nome del suo inventore, Laszlo Biro, inizialmente era stata inventata per essere una sostituta delle penne stilografiche e poi solo successivamente è diventata quella più comunemente usata per la scrittura.
Il suo funzionamento è stato ideato per risparmiare tempo. Infatti secondo il giornalista ungherese, naturalizzato argentino, usare le penne stilografiche era una perdita di tempo per via del fatto che l’inchiostro andava sbavando i fogli e doveva essere ricaricato spesso.
Così notando che, quello dei giornali invece aveva un’asciugatura rapida, decise di creare assieme a suo fratello una penna che avesse un inchiostro viscoso e che poteva essere contenuto all’interno di una sorta di cannuccia in modo che potesse agire nel meccanismo a sfera senza che si seccasse.
Dopo un primo progetto, Biro depositò un secondo brevetto dove la penna venne migliorata e i due fratelli assieme ad un loro amico Juan Jorge Meyne brevettarono un nuovo tipo di penna intitolata Birome e in Argentina ancora oggi viene venduta con questo nome.
Successivamente gli inglesi adottarono il brevetto e la penna biro venne diffusa in tutto il mondo fino a diventare la penna più venduta di sempre e più comune a tal punto che la si trova di ogni marca e di ogni costo.
Il foro sul cappuccio
La penna si presenta solitamente con un corpo trasparente al cui interno è possibile vedere la cannuccia, anche lei trasparente, in cui è inserito l’inchiostro. Al termine da un’estremità c’è la parte che rilascia inchiostro. mentre dall’altra una mezza sfera che indica il colore dell’inchiostro utilizzato.
Sull’estremità c’è un cappuccio e dal 1991 alcune aziende hanno deciso di forare la punta di questo cappellino della penna per un motivo che in pochi sanno. Si è sempre pensato che il foro favorisca l’arieggiamento dell’inchiostro e che tenda a non farlo seccare, ma la verità è un’altra.
Dato che la penna biro viene utilizzata come prima penna per imparare a scrivere, molti hanno il vizio di mordicchiare il tappo e può accadere di ingerirlo (soprattutto ai bimbi) e questo buco posto all’estremità serve a prevenire il soffocamento.
Infatti, grazie a questo foro, se disgraziatamente il tappo dovesse essere ingerito e incastrarsi nella trachea, il buchetto permette il flusso di aria ed eviterebbe il soffocamento durante l’attesa dell’arrivo dei soccorsi che provvederà a rimuovere il tappo dalla gola.
Una vera e propria idea che serve a prevenire la salute del consumatore, anche se è sempre meglio stare attenti a far in modo che nessuno ingerisca il tappo in questione perché i rischi potrebbero essere molteplici. Se accidentalmente questo dovesse accadere, grazie a questo buco la vita della persona che ha ingerito il cappuccio potrebbe essere salva.