Pensavano fosse estinta da 30 anni, ma è ricomparsa: ecco l’inaspettato ritrovamento che ha lasciato anche la scienza senza parole.
È successo per davvero. Dopo 30 anni ricomprare lei: si credeva fosse estinta. L’incredibile scoperta segna un traguardo importantissimo: il ripopolamento di questa specie animale.
L’incredibile scoperta che segna un traguardo per la scienza
Biologi marini e terrestri, studiosi e zoologi, si ritrovano ogni giorno ad essere protagonisti di scoperte sensazionali che a loro modo cambiano il corso della storia e dell’evoluzione scientifica.
Il mare per esempio, spesso restituisce ai laboratori tesori storici dal valore inestimabile come fossili o resti di specie marine che aiutano gli scienziati e di conseguenza anche noi, a costruire la storia della popolazione animale del mondo.
Sempre le scoperte fatte non restano mai dati acquisiti ma diventano invece curiosi oggetti di studio. Oggi vogliamo portare la vostra attenzione su qualcosa di davvero incredibile che non proviene dal mare ma dalla foresta.
Ecco chi ricompare dopo 30 anni di assenza. Si credeva che fosse estinta, invece eccola qui, pronta a scrivere nuovamente la sua storia naturale. L’incredibile ritrovamento segna davvero un traguardo importante per la scienza: la fauna si ripopola e la natura torna a rivivere. Scopriamo ulteriori dettagli.
Pensavano fosse estinta da 30 anni ma ecco chi ricompare
Le scoperte dei biologi e degli scienziati sono sempre fondamentali per tentare di ricostruire, pezzo dopo pezzo, il puzzle complicato che è la natura. Spesso, per questioni prettamente biologiche o purtroppo anche per cause da imputare all’uomo sprovveduto, accadono cose che non dovrebbero mai succedere.
L’essere umano, incurante delle ricchezze faunistiche che ci circondano, finisce per danneggiare molte specie animali che a loro volta finiscono per scomparire poco a poco fino ad estinguersi del tutto.
Questo è quanto successo per esempio alla lumaca appartenete alla specie Partula nodosa che nell’anno 1994 viene dichiarata estinta. Questa lumaca ha sempre vissuto in Polinesia e proprio per tale ragione è nota anche come “la polinesiana”.
Per anni e anni essa ha contribuito al benessere delle foreste delle isole polinesiane nutrendosi di funghi in decomposizione e tessuti vegetali. Perché poi è scomparsa?
La natura si ribella: chi vince e chi soccombe
Secondo quanto spiegato dalla Zoological Society of London, quasi 30 anni fa, nelle foreste polinesiane arrivarono altre due specie di lumache. Stiamo parlando della Lissachatina fulica nota anche come lumaca gigante africana e della Euglandina rosea ovvero la lumaca lupo rosea.
Proprio quest’ultima specie, finì per diventare aggressiva e invadente attaccando così le lumache della specie Partula nodosa. Gli ambientalisti attenti hanno affrontato il problema immediatamente.
Ed ecco dunque che nel 1994 riescono a mettere in salvo le poche lumache di Partula nodosa rimaste in vita. Gli zoo di Londra ed Edimburgo iniziano così un progetto: il ripopolamento della specie.
Le piccole lumache della Polinesia cominciano dunque ad essere cresciute in cattività. Dal 2014 ad oggi, il numero di lumache Partula nodosa è arrivato a 21 mila.
L’ultimo blocco di 5000 lumache è stato reintrodotto proprio quest’anno. Gli scienziati hanno ridato vita a 8 specie e sottospecie di lumache che si credevano definitivamente estinte.
Lo sforzo degli zoologi è stato davvero incredibile. Grazie al loro lavoro è stato possibile ripopolare la fauna delle isole polinesiane. Straordinario l’obiettivo perseguito dalla Zoological Society of London che si è posta un obiettivo solo: la salvaguardia della biodiversità.
Le specie della Partula nodosa contribuiscono alla sopravvivenza delle foreste polinesiane e pertanto è importantissima se non addirittura vitale la loro presenza. Oggi, le lumache in questione ripopolano finalmente le isole tropicali di Moorea e Tahiti. Dovete però sapere che la loro quasi estinzione 30 anni fa non è stata casuale.
Autorità francesi sotto accusa: colpa loro se tutti pensavano fosse estinta
Le lumache predatrici che hanno letteralmente fatto fuori quelle della specie Partula nodosa sono state introdotte dalle autorità francesi negli anni ’60.
Perché? Per integrare l’alimentazione delle popolazioni ivi residenti. Tuttavia la situazione è sfuggita al controllo e queste specie invasive sono arrivate nelle foreste polinesiane finendo per arrecare danno alle specie di Partula nodosa. Ma non solo ad esse.
Le lumache giganti africane per quanto piccole non sono però innocue. Esse non solo distrussero la fauna del territorio locale ma anche i raccolti. Per rimediare ai danni fatti, vengono dunque introdotte le lumache lupo rosee che però come quelle africane, finiscono per concentrare la loro attenzione sulla specie di Partula nodosa.
Fortunatamente zoologi, biologi e ambientalisti hanno messo in atto un incredibile piano di attacco, salvando la specie in via di estinzione e ripopolando la fauna locale. Incredibile è dir poco il risultato raggiunto dalla scienza.