Pensionati al volante, scatta il divieto per queste categorie: 168 euro di multa

Pensionati al volante, scatta il divieto per queste categorie: arriva la multa da 168 euro se non si rispettano queste disposizioni di legge.

Pensionati al volante, scatta il divieto per queste categorie
Pensionati al volante, scatta il divieto per queste categorie – Nanopress.it

Le persone anziane possono guidare e su questo non c’è dubbio. Ma c’è un limite di età? Oggi lo scopriremo. Scatta il divieto per queste categorie: arriva la multa da 168 euro per questi pensionati al volante.

Codice della strada: multa da 168 euro per queste categorie di automobilisti

Il Codice della strada presenta delle regole piuttosto rigide che gli automobilisti di qualsiasi età devono rispettare per evitare di incorrere in sanzioni amministrative.

Nella cosiddetta “Bibbia degli automobilisti”, così è definito il Codice stradale, sono indicate le regole di buona condotta al volante e le relative ammende da applicare nel caso di infrazioni di legge.

L'importanza del Codice della strada per evitare multe
L’importanza del Codice della strada per evitare multe – Nanopress.it

Questo documento normativo è di fondamentale importanza. Il nostro Legislatore lo tutela particolarmente per uno scopo fondamentale: evitare o ridurre quanto più possibile gli incidenti stradali che spesso si verificano proprio per la mancata inosservanza del Codice stradale.

Oggi vogliamo dedicare il nostro contributo ad una categoria in particolare di automobilisti ovvero i pensionati. Quante volte avrai visto al volante persone più che adulte guidare anche in maniera sconsiderata? Ecco che cosa dice la legge a questo riguardo. Scatta la multa da 168 euro per queste categorie di guidatori.

Pensionati al volante: ecco che cosa dice la legge

Guidare è un atto di responsabilità. Nel momento in cui prendiamo tra le nostre mani il volante, dobbiamo essere consapevoli che la nostra vita e quella degli altri dipendono soprattutto dal nostro modo di affrontare la strada.

Ecco perché è necessario conoscere alla perfezione i segnali stradali ma soprattutto rispettare le regole stabilite nel documento normativo più importante che abbiamo che è il Codice della strada.

Per legge, possono guidare tutti i maggiorenni dopo aver svolto legalmente l’esame di guida. Chiaramente, la patente può essere sospesa in qualsiasi momento se la legge lo ritiene opportuno, soprattutto se sono state commesse delle infrazioni più o meno gravi.

C’è un’età però in cui la patente viene ritirata o un’età in cui non si può più guidare? Oggi lo scopriamo. La nostra attenzione si focalizzerà su una categoria particolare di guidatori ovvero i pensionati.

Pensionato al volante
Pensionato al volante – Nanopress.it

Iniziamo col dire che ci sono delle tempistiche stabilite dalla legge, da rispettare, per poter continuare a guidare. Stiamo facendo riferimento al rinnovo della patente.

Nei soggetti che hanno compiuto 50 anni di età, il rinnovo avviene ogni 10 anni. Per coloro che rientrano invece in questo range di età, cioè tra i 50 e 70 anni, il rinnovo della patente avviene ogni 5 anni. Per chi ha un’età compresa tra i 70 e 80 anni il rinnovo della patente avviene invece ogni 3 anni.

Chi si sottopone al rinnovo deve essere consapevole di dover eseguire dei controlli fisici importanti come il test della vista o dei riflessi. Ricordiamoci sempre che chi guida ha una responsabilità importante pertanto è necessario prestare sempre massima attenzione quando si è al volante.

Che cosa succede se si sono superati gli 80 anni di età e si vuole continuare a guidare? Che cosa dice la legge a questo proposito? In questo caso, il rinnovo avviene ogni 2 anni e gli anziani in questione devono dimostrare di avere tutte le capacità fisiche e psichiche per continuare a guidare. Fondamentali i test della vista e dell’udito. Saranno controllati anche pressione sanguigna e riflessi.

In alcuni casi sarà una Commissione medica a stabilire se i pensionati al volante potranno continuare a guidare oppure no. Con l’età infatti è probabile che si sviluppino patologie croniche, che si manifesti spesso stanchezza eccessiva o che i riflessi non siano più come quelli di una volta.

Purtroppo, e a testimoniarlo sono alcuni dati statistici davvero spaventosi, gran parte degli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni sono dipesi in buona parte da pensionati al volante.

Per esempio, lo scorso anno, su 102 infrazioni stradali, il 15% è rappresentato da incidenti mortali causati da anziani alla guida. Proprio per questa ragione, il Codice stradale prevede oggi delle regole molto precise e severe per gli ultraottantenni che vogliono continuare a guidare.

Un esempio? Le persone che hanno superato gli 80 anni di età non possono viaggiare in autostrada o sulle strade provinciali (soprattutto se c’è scarsa visibilità) da soli dopo le ore 22.

Che cosa succede ai pensionati al volante che non rispettano queste regole? La risposta è semplice: scatta una multa che va dai 41 ai 168 euro e in taluni casi anche la sospensione della patente fino a tre mesi. Occhio anche all‘Assicurazione che nel caso di incidenti causati da persone anziane potrebbe decidere di non rimborsare i danni provocati dall’incauto guidatore.

 

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