Questi pensionati potranno saltare di gioia, perchè vedranno l’aumento di ben 195 euro sul loro cedolino. Ecco chi saranno i fortunati e perchè avranno questo aumento sul loro cedolino.
In arrivo le nuove tabelle sulle pensioni, riguardanti gli incrementi e gli arretrati che giungeranno nell’anno 2024. Esattamente nel mese di gennaio del 2024 è stato programmato il conguaglio inerente la rivalutazione 2023. Successivamente si potrà prendere visione di tutte le informazioni correlate alla tabella in questione, con un aumento che arriva fino a una percentuale dello 0,8%.
Il termine pensione in molti di noi porta ad avere sicuramente diverse reazioni. Questo perchè spesso vi sono diverse riforme che portano ad avere delle notizie positive e a volte no. Qui di seguito per esempio si parlerà sicuramente di una bella notizia.
Per quanto riguarda le pensioni, è stato confermato in forma ufficiale dall’Istat e dall’Inps l’incremento previsto per il prossimo anno.
Difatti è stato certificato un tasso d’inflazione medio e definitivo, equivalente all’8,1%. Quindi superiore dello 0,8% in confronto a quello in forma provvisoria corrispondente al 7,3%, applicato per elevare gli assegni relativi al mese di gennaio 2023.
Tutto questo permetterà l’aumento delle pensioni a partire dall’inizio del 2024. Infatti ci sarà un conguaglio che consentirà il riconoscimento dello 0,8% che manca, mediante gli arretrati correlati a esso.
La conferma di questa notizia è stata data tramite la circolare n.11 del 2023, con la quale l’Inps annuncia che il conguaglio è atteso esattamente per il 1° gennaio del 2024. Ovviamente salvo delle decisioni differenti prese eventualmente dal Governo in carico. Questo perché potrebbe decidere di anticipare tale rivalutazione, per combattere nell’immediato la perdita inerente il potere d’acquisto delle pensioni.
Se dovesse rimanere tutto invariato, allora si procederà con una seconda rivalutazione 2023 agli inizi del 2024, mediante un tasso corrispondente allo 0,8%. Questa percentuale non risulterà intera per tutte le pensioni, visto che si rispetteranno le medesime percentuali di rivalutazione stabilite dalla Legge di Bilancio 2023. Dunque il diritto alla perequazione intera è esclusivamente per quei pensionati che dispongono di un assegno che non va oltre le 4 volte, per quanto concerne il trattamento minimo. Quindi non deve essere più alto della cifra di circa 2.100 euro.
In tanti si chiedono di quanto sarà l’aumento delle pensioni a partire dal gennaio del 2024. Oltre al fatto di quale potrebbe essere la cifra lorda e netta collegata agli arretrati che si baseranno su una sola soluzione.
Come ogni anno, l’importo associato alle pensioni deve essere adeguato all’andamento dell’inflazione dell’ultimo anno. Precisamente si effettua il calcolo attinente il valore medio del cambiamento dei prezzi, registrati per quei beni sottolineati nel paniere Istat.
Pertanto si considera sempre l’andamento mese per mese.
Al principio si va a fornire un tasso provvisorio della rivalutazione e calcolato non sull’anno intero, per poter così consentire all’Inps di poter contare sulle tempistiche utili per l’adeguamento degli importi relativi alle pensioni.
Il tasso provvisorio di quest’anno è stato pari alla percentuale del 7,3%. Nel mese di gennaio del 2023 si è potuto calcolare il tasso medio d’inflazione nella forma definitiva, salito all’8,1%.
Conseguentemente la differenza dello 0,8% si dovrà riconoscere e la legge stabilisce la sua decorrenza dal gennaio del 2023.
La sua applicazione, però, è rinviata all’anno seguente ovvero al gennaio del 2024. In quel periodo si dovranno pure riconoscere gli arretrati non goduti.
Ne consegue che lo 0,8% si va ad applicare interamente soltanto per quegli assegni che non superano di 4 volte il valore inerente il trattamento minimo di 2.101,52 euro. Per coloro che lo superano, si applicheranno le norme dell’ultima legge di Bilancio con una rivalutazione non totale. Per esempio dai 2.101,53 fino ai 2.626,90 euro la percentuale sarà dell’85% del tasso. Di conseguenza l’incremento in questo caso corrisponderà allo 0,68%.
Infine per coloro che prendono 1.000 euro di pensione, è in previsione un altro aumento di 8 euro mensili.
Sulla base di quanto detto sinora è chiaro che lo 0,8% sarà da applicare interamente solo per quegli assegni che non vanno oltre di 4 volte il valore del trattamento minimo, ovvero 2.101,52 euro. Altrimenti dovranno valere le regole che sono state stabilite dalla legge di Bilanicio che ha definito una rivalutazione con tali percentuali:
A tal proposito è stato anche creato un prospetto che fa comprendere come la pensione aumenterà proprio a causa della rivalutazione considerata e in base all’importo che si riceve.
Sulla base di questo si può affermare che chi riceve una pensione di 1000 euro avrà un aumento di 8 euro al mese e quindi assegni di 73 euro di arretrati che saranno pagati a gennaio 2024. Si hanno invece 137 euro di arretrati per chi invece riceve una pensione di 2500 euro.
Per chi riceve invece una pensione di 4000 euro al mese avrà assegni di 112 euro di arretrati netti e quindi 195 euro lordi che saranno dati a gennaio 2024.
insomma i pensionati che riceveranno un aumento di 195 euro sono proprio quelli che ricevono un assegno di 4000 euro.
Ecco che proprio questi pensionati potranno gioire per questa bella notizia che porterà tanti altri soldi e quindi tante altre soddisfazioni.
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