Pensione 10 anni prima, arriva l’ok dall’INPS per queste categorie: la novità

Pensione 10 anni prima: ecco per chi potrebbe arrivare. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito. 

Pensione 10 anni prima
Pensione 10 anni prima – Nanopress.it

Soltanto alcuni lavoratori hanno la possibilità di poter andare prima in pensione. Un grande cambiamento annunciato e approvato dall’INPS, ma riguarda unicamente questa categoria. per cui finalmente c’è l’opportunità di poter finire di lavorare con una decina d’anni di anticipo. Così da poter beneficiare in anticipo della pensione non erogata dall’INPS. Ecco chi potrà usufruirne.

Pensione 10 anni prima:smettere di lavorare con largo anticipo

Quei lavoratori nati esattamente tra il 1961 e il 1966 potranno ricevere la pensione con 10 anni di anticipo, pur avendo 57 anni e non tramite l’INPS.

Pensione 10 anni prima
Pensione 10 anni prima-Nanopress.it

Per quanto concerne il 2023, la pensione di vecchiaia di tipo ordinario risulterà accessibile all’età di 67 anni, per coloro che sono nati nell’anno 1956.

Ciò in quanto necessitano venti anni di contributi versati, per l’ottenimento della quiescenza di genere ordinario.

Ma ora come ora il sistema pensionistico italiano sta svolgendo determinati cambiamenti, utili per riuscire così ad andare prima in pensione. Tutto questo senza dover obbligatoriamente passare tramite l’INPS.

Un aspetto da considerare è che non tutti i lavoratori sanno di risultare iscritti a un particolare fondo di genere previdenziale che è diverso dall’INPS. Ecco perché probabilmente non tutti approfitteranno dell’opportunità di poter usufruire di uno specifico beneficio, non sapendo di quest’iscrizione. La misura in questione è la rendita integrativa che si può ricevere in forma momentanea e anticipata.

Una condizione che consente pure a chi è nato nel 1966 e non ha più un lavoro, di poter avere una rendita temporanea. Si tratta per la precisione di una sorta di pensione, mentre si aspetta di raggiungere l’età ideale per ricevere la reale forma pensionistica da parte dell’INPS.

Pensione 10 anni prima: chi potrà prendere la pensione con una decina d’anni di anticipo

In riferimento alla classica pensione di vecchiaia di genere ordinario, si ha bisogno dei 67 anni di età e di una ventina d’anni di contributi versati.

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Contributi-Nanopress.it

Mentre per quanto concerne la rendita integrativa versata in anticipo e in modo temporaneo, si deve aver raggiunto i 57 anni di età con 20 anni di versamento dei contributi. Oltre a 5 anni di versamenti eseguiti in un fondo di previdenza che risulta complementare.

Ciò però è fattibile unicamente per coloro che sono rimasti senza un’attività lavorativa da minimo 24 mesi.

Per quelle persone che ancora continuano con l’assunzione, la rendita di tipo integrativo si può ricevere partendo dai 62 anni di età.

Dunque possono farne richiesta coloro che sono nati nel 1961.

Si tratta nello specifico di una misura sorta nel 2018 in forma del tutto sperimentale, per poi tramutarsi in strutturale grazie alla Legge di Bilancio dell’anno seguente.

Questa è una rendita che possono richiedere quei lavoratori posti a non più di cinque anni dal momento della pensione di vecchiaia e dall’età idonea per la pensione.

Si aggiungono pure coloro che non lavorano più da più di un paio di anni.

In tal caso anche 10 anni prima dell’età corrispondente ai 67 anni.

Questo aspetto, però, è condizionato dal fatto che, nel momento in cui si effettua tale richiesta, il lavoratore deve smettere di dedicarsi alla sua attività.

Cosa fare per ottenere questa rendita

Chi è nato tra il 1961 e il 1966 potrà ricevere la pensione con 10 anni di anticipo. Però per fare questa specifica richiesta si devono utilizzare i procedimenti e i moduli stabiliti dal fondo pensionistico a cui erano indirizzati i versamenti.

La forma di reversibilità di tale misura si pone in determinati punti di vista. Infatti può risultare reversibile per via del prematuro decesso di chi risulta come beneficiario.

In tal caso è il fondo che ha ricevuto i versamenti e non l’INPS a emettere la pensione di reversibilità a coloro che costituiscono gli eredi.

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INPS-Nanopress.it

Inoltre chi propende per la rendita può anche cambiare idea, decidendo quindi di fermare l’erogazione di questa misura.

Altre informazioni utili da sapere sono le seguenti: si può fare la richiesta della liquidazione correlata alla rendita basandosi sul capitale che si è maturato, oppure alternativamente si può fare richiesta soltanto su una parte dei versamenti svolti.

Quando si effettua la domanda la persona richiedente deve aver smesso la sua occupazione lavorativa.

Quando si parla di questo non si intende che successivamente alla percezione di tale rendita, la medesima persona non possa riprendere poi a lavorare.

Difatti questa tipologia di rendita si può cumulare senza problemi coi redditi da lavoro, ma anche con ulteriori misure e prestazioni di genere previdenziale ed assistenziale.

In riferimento a ciò, si parla precisamente della NASPI e dell’APE sociale.

È importante informarsi bene su tutto quello che riguarda questa novità inerente le pensioni richieste in anticipo, così da non commettere errori dovuti dalla carenza di informazioni oppure da nozioni che poi potrebbero risultare errate.

Così da poter pure capire bene se si rientra oppure no in questo grande vantaggio.

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