Le casalinghe potrebbero beneficiare di una pensione minima da 1000 euro e lo stesso potrebbe accadere a chi non ha i contributi sufficienti.
La pensione, per molti italiani, è diventata un vero e proprio miraggio a causa dei limiti d’età e dei contributi.
Per poter andare in pensione in Italia servono dei requisiti spesso difficili da raggiungere. Essi riguardano l’età e i contributi molto alti da raggiungere. I lavoratori discontinui, gli intermittenti ed i precari sono coloro che pagano lo scotto più grande, per non parlare dei giovani che, pur riuscendo ad entrare nel mondo del lavoro non sanno se raggiungeranno l’età della pensione.
Poi, c’è un’altra categoria della popolazione che, invece, non percepirà mai la pensione poiché non è prevista. Si tratta delle casalinghe, coloro che si dedicano alla famiglia e alla casa, senza poter avere ambizioni di carriera o lavoro.
Chi lavora a casa, i precari ed i lavoratori che non hanno un contratto fisso, potrebbero avere una pensione più alta ma, soprattutto, ottenerla. Oggi la carriera contributiva minima da raggiungere è fissata a 20 anni. Le casalinghe, naturalmente, lavorando a casa, non riescono a versare tali contributi.
Non riescono ad arrivarci nemmeno coloro che hanno lavori precari o intermittenti. Chi lavora in modo precario, inoltre, non riesce a raggiungere il minimale contributivo. Infatti, se il lavoro viene pagato male, significa che la contribuzione versata sarà molto bassa. Basti pensare, ad esempio, ai lavoratori stagionali che, anche con 52 settimane di lavoro non riescono a raggiungere un anno di contributi.
Di conseguenza, pur se si dovessero raggiungere i 20 anni di contributi non tutti riescono ad andare davvero in pensione lasciando, di conseguenza, tutti i contributi versati all’INPS.
Basti pensare, ad esempio, ad una casalinga che, pur avendo 10 anni di contributi, potrebbe giungere a 67 anni di età senza poter davvero accedervi, perdendo, di fatto, i contributi. Inoltre, se la casalinga di cui sopra dovesse avere un marito, pensionato a sua volta, potrebbe perdere l’assegno sociale.
Per fortuna, questa categoria di persone potrebbe, in un domani non proprio lontano, percepire una pensione. Il Governo, infatti, sta pensando ad una riforma pensionistica che potrebbe, appunto, inserire questa categoria di persone.
Soprattutto Forza Italia, con Silvio Berlusconi, ha proposto pensioni a 1.000 euro per le casalinghe e ma anche per chi non ha contributi a sufficienza. L’incremento delle pensioni minime potrebbe diventare realtà.
Nel 2022 le pensioni minime, sono pari a 524,34 euro al mese. Se giungessero a 1.000 euro con la proposta di Berlusconi potrebbe essere una vera manna per molti lavoratori nonché una decisa inversione di tendenza. Berlusconi non è nuovo a questo genere di proposte. A lui si deve l’introduzione, ad esempio, della cassa integrazione.
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