Ecco quali cittadini possono presentare la domanda all’INPS per andare in pensione a 56 o 61 anni avendo versato soltanto 15 anni di contributi.
Sono tantissimi gli italiani che vorrebbero poter andare in pensione in anticipo. Vista la crisi che stiamo vivendo, un cedolino fisso mensile per tutti i lavoratori che hanno smesso di lavorare sarebbe l’ideale.
Continuate a leggere il nostro articolo per scoprire com’è possibile riuscire ad andare in pensione in anticipo, con soltanto 56 anni e avendo versato solo 15 anni di contributi.
Non tutti lo sanno, ma esiste la possibilità per alcuni cittadini italiani di andare in pensione a 56 anni. L’INPS, infatti, permette ad alcuni particolari soggetti di beneficiare di alcune condizioni davvero vantaggiose, che permettono di raggiungere questa tappa in anticipo.
Ma nel dettaglio, quali sono questi soggetti che possono andarci in via del tutto anticipata? Stiamo parlando innanzitutto degli italiani ai quali è stata attribuita una condizione di invalidità dell’80%.
I contributi richiesti a questa categoria, però, sono di ben 20 anni, di 5 anni superiori a quelli di cui vi abbiamo parlato prima. In questo caso, andrebbero in pensione gli uomini a 61 anni e le donne a 56 anni.
Entrambi i sessi, però, dovrebbero attendere almeno un anno prima di percepire il primo cedolino. Per questa ragione, andrebbero in pensione le donne a 57 anni e gli uomini a 61 anni.
Ma allora come si fa ad andare in pensione con soltanto 15 anni di contributi? Per quest’obiettivo entrano in gioco le deroghe Amato, nel contesto della legge Amato del 1992.
L’obiettivo di queste deroghe, infatti, è quello di permettere ad alcune categorie di cittadini di andare in pensione avendo versato soltanto 15 anni di contributi. Ma come si fa ad avvalersi delle deroghe Amato? Continuate a leggere il nostro articolo e ve lo spiegheremo.
Non tutti ne sono a conoscenza, ma è possibile andare in pensione avendo versato soltanto 15 anni di contributi, nonostante l’INPS ne richieda almeno 20.
Esistono ben 3 casi nei quali è possibile farlo. Il primo riguarda tutti quei cittadini italiani che hanno completato il versamento dei loro contributi in anni precedenti al 1992.
Un altro caso è quello che riguarda tutti coloro a cui è stato concesso il trattamento dei contributi volontari. Il terzo caso, invece, si rifà al concetto di anzianità contributiva, che deve essere superiore ai 25 anni: quest’ultima eccezione, inoltre, deve aver versato almeno 10 anni di contributi.
Tirando le somme, di conseguenza, possiamo affermare che andare in pensione a 56 anni, avendo versato soltanto 15 anni di contributi, è perfettamente possibile, ma solo in determinati casi stabiliti dalla legge.
Si tratta di un vantaggio contributivo che soltanto in pochi tra gli italiani conoscevano e di cui magari non pensavano che si sarebbero mai avvalsi. E voi cosa ne pensate di questo beneficio di cui si può usufruire? Fateci sapere se possedete i requisiti richiesti e se inoltrerete la vostra domanda all’INPS.
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