Nel 2023 i cambiamenti previsti sono tantissimi, tra questi la possibilità di andare in pensione a 57 anni con questi contributi.
C’è aria di cambiamento sul tema pensioni, con il Governo che preme al fine di poter ottenere quante più variazioni possibili seppur con un occhio attento al budget a disposizione. L’Inps concorda nel poter favorire i pensionati, soprattutto chi deve sopravvivere con una pensione minima e non riesce ad arrivare a fine mese. I nodi sono tutti quanti sul tavolo e man mano le proposte si fanno sempre più interessanti, anche per chi desidera uscire prima dal lavoro dopo aver versato un certo numero di contributi. Per esempio, come si può andare in pensione a 57 anni?
Come sappiamo, il mondo del lavoro si rivoluziona e sono sempre di più le persone che non possono lasciarlo quando vorrebbero. A tal proposito, il Governo sta facendo di tutto al fine che chi desidera e ha i requisiti per andare prima in pensione possa farlo.
Per legge, i cittadini italiani devono aspettare di compiere 67 anni e di aver versato un certo numero di contributi durante la loro vita dedicata al lavoro. Ora si pensa anche a fare in modo che si possa andare in pensione a 57 anni con pochi contributi. Una condizione che piace a moltissimi lavoratori, che nel 2023 potrebbero finalmente lasciare il lavoro per dedicarsi alla vita da pensionato.
Ci sono anche uomini e donne che non lavorano come dipendenti o autonomi, decidendo di svolgere le mansioni di casa e faccende quotidiane di vario genere. Anche questi soggetti possono richiedere la pensione, perché chi svolge una mansione a casa è comunque da comprendere nella categoria di lavoratori (impegno, dedizione, fatica e attenzione). Queste sono categorie che andrebbero comunque retribuite nel tempo, mentre è un tipo di occupazione che si svolge gratuitamente.
La Legge Italiana prevede quindi di poter andare in pensione all’età di 57 anni, solo se sono stati versati almeno 5 anni di contributi. Questo è possibile anche per chi non svolge una attività come dipendente/professionista ma come casalingo/casalinga.
Si parla del Fondo Casalinghe e Casalinghi, dove tutti i soggetti sono invitati ad iscriversi dai 16 sino ai 65 anni. Le categorie possono iscrivesi se non svolgono attività lavorative retribuite o comunque non siano iscritti ad altri enti.
I requisiti, come anticipato, sono l’aver compiuto 57 anni di età e aver versato 5 anni di contributi. Non solo, devono aver maturato un importo non inferiore a 1,2 volte quello dell’assegno sociale.
La quota di iscrizione ha un costo di 25,82 euro – salvo modifiche – e l’iscrizione dovrà essere fatta tramite il sito ufficiale Inps nella sezione dedicata. Chi non dovesse avere dimestichezza con queste tecnologie, potrà rivolgersi al Caf di competenza oppure direttamente all’ufficio INPS di zona.
In caso non si avessero questi requisiti, il soggetto dovrà aspettare di compiere 65 anni.
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