Diversi lavoratori potrebbero avere la possibilità di andare in pensione a 60 anni, già da quest’anno. Ecco perché.
In Italia, come ben sappiamo, l’età fissata per la pensione di vecchiaia è stabilita dalla Legge Fornero. Per questo, si può andare in pensione con 67 anni di età e 20 di contributi. Per molti, tuttavia, quella dei 67 anni sembra una quota irraggiungibile, e sono alla continua ricerca di espedienti per anticipare la pensione di qualche anno. In effetti, ci sono delle possibilità che permettono di andare in pensione a 60 anni, anche se molti non le conoscono.
Una soluzione che permetterebbe di andare in pensione anticipata prima dei 67 anni è la Quota 103. Si tratta di un’agevolazione che consente di andare in pensione a 62 anni, con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Le donne, invece, devono aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi.
Per usufruire di questo tipo di pensione anticipata, come si può dedurre, è necessario aver iniziato a lavorare davvero molto giovani. In più, il lavoratore o la lavoratrice in questione deve aver accumulato 1 anno di contributi prima di aver compiuto 18 anni.
Si tratta quindi di un’opzione che prevede requisiti irraggiungibili per molti. Tuttavia, ci sono sicuramente alcuni lavoratori e lavoratrici che hanno iniziato a lavorare sin da molto giovani e forse non sono a conoscenza di questa ottima possibilità a loro riservata.
Un’ulteriore opzione praticabile per chi non può accedere alla Quota 103 ma desidera andare in pensione qualche anno prima è la RITA. RITA sta per Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, e si tratta di una misura che consente la pensione a 57 anni.
Per potervi accedere, tuttavia, si deve risultare disoccupati da almeno 2 anni e aver versato un minimo di 5 anni di contributi. In più, è essenziale essere iscritti a un fondo per la pensione.
La RITA, infatti, prevede che fino a che non si raggiungono i 67 anni per la pensione di vecchiaia, la quota mensile o unica della pensione anticipata venga prelevata proprio dal fondo pensione.
Una terza opzione di pensionamento anticipato, dedicata stavolta ai lavoratori fragili, è l’APE Sociale. In cosa consiste? A questo tipo di pensionamento, che consente di andare in pensione a 63 anni, possono accedere i lavoratori disoccupati che abbiano accumulato un minimo di 30 anni di montante contributivo.
In alternativa, i lavoratori in questione devono essere portatori di handicap di grave entità. Ancora, possono richiedere questo tipo di pensione coloro che assistono un familiare con handicap grave da un periodo di almeno 6 mesi, avendo accumulato almeno 30 anni di contributi.
L’APE sociale è inoltre aperta agli invalidi civili con invalidità maggiore del 74% e che abbiano accumulato contributi per almeno 30 anni.
L’ultima chance per andare in pensione prima dei canonici 67 anni è tutta al femminile. Si tratta di Opzione donna, che permette ad alcune lavoratrici di andare in pensione a partire da 58 anni con 35 di contributi. La misura prevede una finestra temporale di 12 mesi per accedere all’opzione di pensionamento anticipato.
Questa misura è nata nel 2022 ed è valida anche per il 2023, seppur con diversi cambiamenti e limitazioni. Nel 2022, infatti, Opzione donna garantiva la pensione a 58 anni per le lavoratrici dipendenti, mentre a 59 per quelle autonome.
Ad oggi, invece, la misura prevede la pensione a 58 anni solo per le lavoratrici disoccupate o quelle che lavorano in aziende con situazioni di crisi in atto.
Ancora, l’opzione è aperta anche alle caregiver con 2 figli o più e alle lavoratrici con invalidità minimo al 74%. Per le lavoratrici appartenenti a queste categorie ma con un solo figlio, invece, il provvedimento contempla la pensione anticipata solo a 59 anni, che diventano 60 se non si hanno figli.
La lavoratrice che fa domanda per accedere all’agevolazione deve possedere tali requisiti entro dicembre 2022. Chiunque non rientri in queste caratteristiche non può usufruire di Opzione Donna.
Comunque, esiste un modo per accedere ad Opzione Donna con i vecchi requisiti. Per farlo, bisogna aver ottenuto i requisiti richiesti entro la fine del 2021. In questo caso, grazie alla cristallizzazione del diritto, si può comunque far valere il diritto a quel tipo di pensione anticipata, anche se ha subito delle modifiche.
Perciò chi al 31 dicembre 2021 aveva già 58 anni e 35 di contributi, con gli altri requisiti richiesti, può accedere ad Opzione donna.
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