Come andare in pensione a 61 anni con la quota 102 bis? Devi superare questi anni contributivi e poi fare domanda.
Il discorso delle pensioni è molto caldo, per questo motivo oggi il nuovo Governo Meloni ha intenzione di rivedere la riforma e modificare tutto ciò che è possibile fare. La quota 102 dovrebbe sparire definitivamente, esattamente come è già accaduto con la quota 100 in questo 2022 ricco di rincari e costi inimmaginabili. Nei giorni scorsi sono circolate delle notizie che riguardano proprio le pensioni, particolare la possibilità di andare in pensione a 61 anni con la quota 102 bis. Scopriamo più da vicino di che cosa si tratta.
Quota 102 bis: dalla trattativa alle ipotesi
Come anticipato, il nuovo esecutivo è chiamato a valutare e modificare quelle che sono le ipotesi o le trattative presenti sul tavolo. Tra queste si parla anche delle pensioni, rappresentando il 90% delle preoccupazioni di tutti i cittadini italiani che vogliono lasciare il lavoro anticipatamente.
Chi ha compiuto 61 anni chiede se potrà fare domanda per la quota 102 bis, lasciando finalmente il lavoro per godersi gli anni di riposo che spettano. Nei mesi scorsi, Draghi aveva già dato delle indicazioni di massima del discorso ma non si era arrivati a nulla di concreto. L’ex presidente del Consiglio aveva ipotizzato l’uscita dal lavoro a 64 anni con un calcolo dei contributi mirato:
- In pensione senza limiti di età ma con 41 anni di contributi versati
- In pensione a 62 anni con almeno 20 anni di contributi.
Ipotesi che hanno trovato terreno nell’ex Governo Draghi e sono state portate avanti, ovviamente facendo attenzione a non cadere nuovamente nella rete come già accaduto con Quota 100.
In pensione a 61 anni con la quota 102 bis: questi sono i contributi richiesti
Le simulazioni più convincenti sono state quelle relative ad una quota 102 bis con il raggiungimento dei 61 anni di età. Questo significa che i soggetti interessati potranno andare in pensione anticipata, senza attendere quelli che sono i termini di legge attuali.
I contributi versati richiesti per accedere a questa opzione di pensione anticipata sono 41. Pe questa simulazione sono stati stanziati ben 700 milioni di euro in considerazione a tutti i rincari che ci sono stati, con bonus e aiuti che arrivano direttamente dal Governo.
La valutazione in corso è stata messa sul tavolo anche per Opzione Uomo, che riguarderebbe l’uscita a 58 anni con 35 anni di contributi. Stesso discorso per le donne che possono trovare una uscita anticipata dal lavoro, sempre con un numero prestabilito di contributi versati.
È un argomento molto interessante e al centro delle discussioni per il futuro. Consentirebbe, infatti, di dare ai cittadini un ampio ventaglio di proproste e scelte assicurando loro di poter abbandonare il lavoro prima dei 67 anni. Come anticipato, i contributi richiesti sono 41 versati e il tutto sarà confermato il prima possibile.
Per il 2023 sono quindi previste delle novità sulle pensioni, soprattutto questa con l’uscita a 61 anni avvalendosi della quota 102 bis e 41 anni di contributi versati.