Ecco quali sono le nuove misure previste per il 2023 che permettono ai cittadini italiani di andare in pensione a 64 anni. Tutti i requisiti.
Andare in pensione a 64 anni nel 2023 sarà possibile, ma non per tutti. Non vi resta che proseguire con la lettura del nostro articolo per scoprire quali sono i requisiti per accedere.
Pensione a 64 anni nel 2023
Fino al 2022 per i cittadini italiani è stato possibile andare in pensione a 64 anni grazie a Quota 100. La misura, però, scadrà alla fine del 2022, per lasciare spazio al ritorno ella Legge Fornero, che prevede un pensionamento solo a 67 anni.
Si tratta di una notizia non gradita dalla maggior parte degli italiani, che avrebbe voluto che Quota 100 continuasse a rimanere in vigore. Specialmente in questo periodo storico segnato dalla crisi e dall’aumento dei prezzi, gli italiani avrebbero apprezzato un sostegno concreto da parte dello Stato.
Ed è per questo che di recente è stato annunciato che potrebbero esserci delle proroghe di Quota 100 anche nel 2023, a cui possono accedere soltanto determinati soggetti. Se così fosse, sarebbe davvero un’ottima notizia per tutti quei soggetti di mezza età che ormai non riescono neanche ad arrivare alla fine del mese a causa dell’inflazione.
La proroga in questione ha preso il nome di Quota 102 e sappiamo che durerà per tutto il 2023. Non si sa ancora se verrà ulteriormente prorogata nel 2024. Questa misura, promossa dall’ente di previdenza sociale INPS, permette a molti cittadini di andare in pensione in anticipo.
Ma non tutti gli italiani indistintamente potranno accedervi e iniziare a godersi la pensione già a 64 anni. Ecco che di seguito, quindi, vi mostriamo quali sono i requisiti che bisognerebbe possedere per accedere alla proroga.
Ecco chi potrebbe accedere
Quota 102 non è più un miraggio, ma sembra proprio che entrerà in vigore a partire dal gennaio del 2023. Purtroppo, però, questa proroga utilissima e molto vantaggiosa di Quota 100 non è pensata per tutti.
La proroga in questione, infatti, è indirizzata solo a determinate categorie di soggetti. Si tratta, ad esempio, dei dipendenti subordinati e di quelli autonomi, che lavorano nel settore pubblico oppure che sono occupati in quello privato.
Tra i requisiti fondamentali che questi soggetti devono possedere compaiono il compimento dei 64 anni di età entro il 31 di dicembre del 2022. E poi ancora queste categorie devono aver versato almeno 38 anni di contributi entro la stessa data.
Di conseguenza, i destinatari della proroga di Quota 100, Quota 102, sono tutti quegli italiani nati entro l’anno 1958, che abbiano versato 38 anni di contributi o più entro la fine dell’anno corrente.
Si tratta di requisiti davvero restrittivi, se si pensa ad esempio che 38 anni di contributi sono tantissimi e che moltissimi cittadini italiani, nell’arco della loro vita, non hanno avuto la possibilità di sottoscrivere un contratto a norma di legge o la fortuna di aprire la partita iva.
Non ci rimane che attendere per vedere se Quota 102 verrà ulteriormente prolungata ulteriormente e se nel corso del prossimo anno verranno ideate nuove misure.