Pensione con 22 anni di contributi: ecco chi può averla grazie a questi due requisiti. I dettagli qui di seguito.
La pensione è una meta che molti lavoratori sognano di raggiungere e molte volte anche nel minor tempo possibile. Infatti è vero che per molti il lavoro è necessario e che occupa una parte fondamentale della propria vita. Ma è anche vero che spesso si vive in una condizione di stress e di continue pressioni che impattano sulla propria vita in modo negativo. Ecco come fare per poter avere la pensione con solo 22 anni di contributi. Quello che c’è da sapere a tal proposito.
Quando si parla di pensione sicuramente si tocca, per alcuni un tasto dolente. Questo perché spesso non si hanno più le forze per continuare a lavorare, ma bisogna comunque farlo perché non si hanno i contributi giusti per andare in pensione.
Molti, dunque, percepiscono la pensione come una meta lontana ma in realtà è possibile arrivarci anche prima di ciò che si pensa, sapete?
Andare in pensione è uno dei sogni nel cassetto di molti lavoratori che si sentono stanchi e stressati per aver lavorato per buona parte della propria vita. Sicuramente è vero che il lavoro dona molte soddisfazioni e permette di vivere bene ma è anche vero che, raggiunta una certa età, si sente il bisogno di riposarsi e di fermarsi dai ritmi frenetici che spesso il lavoro impone.
Ecco perché, quando ci si avvicina alla pensione, ci si sente spesso stanchi e senza forze ma nella situazione di dover continuare a svolgere il proprio lavoro in modo ottimale e impeccabile.
Una soluzione a questa situazione difficile è quella di raggiungere prima la pensione. Si tratta di un sogno per molti ma che in realtà non è così irrealistico.
Oggi, infatti, è presente una norma che permette di andare in pensione con 22 anni di contributi versati. Questo significa che, per alcuni, si potrebbe accorciare il periodo di attesa per la pensione. Quali sono, però, i requisiti necessari? Se ne parlerà insieme nel seguente articolo.
La pensione è spesso vista come un vero e proprio miraggio in quanto negli anni passati se ne riusciva a godere dopo aver versato molti anni di contributi.
Molte persone, infatti, sono riusciti ad andare in pensione dopo aver versato circa 30 anni di contributi o anche di più; se ci pensiamo, si tratta di una carriera lavorativa molto lunga che occupa buona parte della propria vita.
Ed infatti la Legge di Bilancio attuata a partire dal 1° Gennaio 2023 prevede che la pensione sia possibile per chi ha 62 anni di età ma soltanto se ha versato almeno 41 anni di contributi.
Come possiamo ben comprendere, 41 anni di lavoro sono davvero molti e quindi rendono la pensione in parte esclusiva e non possibile per una fetta di lavoratori che, invece, hanno iniziato a versare i contributi più tardi.
Sono molti, infatti, quelli che nel 2023 hanno raggiunto l’età pensionabile ma che appunto sono vincolati dalla lunghezza della propria carriera lavorativa; insomma pur avendo l’età necessaria, è impensabile andare in pensione senza questi requisiti e quindi molti lavoratori sono costretti a continuare a lavorare seppur vivano delle difficoltà.
Quello che deve rincuorarci, però, è che sono presenti varie misure straordinarie che permettono di andar in pensione anche nel caso di carriere corte.
Infatti per chi ha iniziato a lavorare a partire dal 2000, è possibile andare in pensione già nel 2023 rispettando però alcuni vincoli necessari. Infatti per questi lavoratori è possibile avere la pensione rispettando alcuni requisiti come l’avere 67 anni di età e aver versato 20 anni di contributi; in questo caso, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria.
Per chi ha iniziato a lavorare nel 2001 la situazione è completamente diversa. Infatti tale fetta di lavoratori si ritrova con ben 22 anni di contributi versati nel 2023 ma comunque, per ottenere la pensione, deve rispettare un altro vincolo essenziale. In quest’ultimo caso, infatti, il lavoratore potrà avere la pensione solo se essa raggiunge una somma pari a 750/780 euro al mese che è 1,5 dell’assegno sociale.
Ed infatti per i lavoratori che non hanno versato contributi prima del 1996 e che hanno raggiunto l’età prevista per la pensione di vecchiaia, è possibile avere tale pensione proprio se si raggiunge 1,5 dell’assegno sociale e quindi la somma indicata in precedenza.
Per i lavoratori che non hanno versato contributi prima de 1996 ma che hanno raggiunto l’età pensionabile è possibile anche un’altra strada.
In questo caso, infatti, si può pensare di andare in pensione tramite la misura “pensione anticipata contributiva”. In pratica tale misura è possibile per chi ha compiuto 64 anni di età e possiede almeno 20 anni di contributi. Anche in questo caso, però, la pensione che si dovrebbe ottenere deve essere pari o superiore a 1.430 euro al mese.
Tale cifra è calcolata considerando il fatto che la pensione deve essere pari a 2,8 volte l’assegno sociale. Quindi per chi possiede questi requisiti, è possibile andare in pensione prima. E senza avere alle spalle una carriera così lunga come i 41 anni di contributi previsti.
Dunque se siete tra quelli che non ce la fanno più e vorrebbero andare quanto prima in pensione, allora la soluzione potrebbe essere questa, ovvero provate a tenere in considerazione quanto detto sinora. Le strade per riuscirci ci sono, basta saperle prendere, sempre se si hanno i requisiti giusti.
Ecco che se sooddisfare quanto detto, potrete anche voi raggiungere questa meta tanto ambita e senza avere alla spalle una carriera lavorativa così lunga.
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