Lo sapevate che ci sono determinati casi in cui la pensione di reversibilità può aumentare?
Rispettando alcuni criteri questo è davvero possibile: di cosa stiamo parlando? Cos’è la pensione di reversibilità? Proviamo a rispondere qui di seguito a questi interrogativi.
Come abbiamo accennato, se si parla di pensione di reversibilità, c’è la possibilità di vedere un aumento. Bisogna però rispettare delle specifiche condizioni. Di che aumento parliamo? Parliamo di più di 50 euro al mese.
Come fare per riceverlo?
Cos’è la pensione di reversibilità: vediamolo qui di seguito
Iniziamo a specificare cos’è la pensione di reversibilità. Magari non tutti sanno cosa sia esattamente.
Parliamo di una cifra che garantisce l’Inps ai coniugi di coloro che sono venuti a mancare e che ricevevano la pensione.
Tale misura può essere destinata anche a altri familiari del defunto o anche ad altre persone nel caso in cui tali familiari non abbiano raggiunto la maggiore età o siano disabili.
Se si parla di disabilità non si può non fare riferimento ad un’altra misura: l’assegno di vedovanza.
Misura questa che viene data ai coniugi del defunto che va dunque ad aggiungersi alla pensione di cui stiamo parlando.
Anche in questo caso per poterla ricevere bisogna rispettare dei requisiti.
Ma di questo ne parleremo successivamente.
Pensione di reversibilità: aspetti importanti da considerare
Torniamo alla pensione di reversibilità: come detto è destinata ai coniugi di pensionati defunti.
Cosa succede se la persona deceduta era un lavoratore?
In tal caso si fa riferimento alla pensione indiretta che viene erogata se la persona defunta ha versato almeno 5 anni di contributi.
Perché la pensione di reversibilità è utile o può esserlo? Perché consente al coniuge del defunto di continuare a vivere con dignità e questo grazie ad un supporto statale.
In questo senso lo Stato interviene per permettere a chi ha dei problemi di gestirli al meglio, soprattutto se si hanno anche delle particolari invalidità.
In tal caso sono previsti anche degli aumenti e quindi soldi in più.
Per dirla in modo molto semplice, se Maria è vedova di Roberto ed è disabile e lo è con la più alta percentuale, riceverà la pensione di reversibilità insieme ad un‘altra somma, ovvero l’assegno di accompagnamento.
Assegno di vedovanza: che cos’è?
L’assegno di vedovanza è una somma che allo stesso modo va a aggiungersi alla pensione di reversibilità.
Parliamo di 635 euro annuali e dunque di 52,91 mensili per chi ha un reddito che non supera i 28.659,41€ l’anno.
Se invece si ha un reddito che arriva a 32.148,77 si parla di un importo di 19,59 al mese.
E se si supera un reddito di 32.148,87€ all’anno? In tal caso non si ha proprio diritto a questa somma in più.
Dunque niente maggiorazione.
Detto questo vi starete chiedendo cosa bisogna fare per presentare domanda all’INPS: bisogna innanzitutto allegare dei documenti. Tra questi abbiamo sicuramente i documenti che rilascia il proprio medico che attestano appunta la disabilità.
Insieme a questo va allegato il certificato medico su modello SS3. Insomma sicuramente per farlo è necessaria questa documentazione. Avete dubbi su quanto letto? Potete scioglierli confrontandovi con vari esperti del settore che non potranno che chiarirvi ancora meglio la situazione.