Pensione, l’INPS premia questi pensionati: 153 euro in più a fine mese

Pensioni: in arrivo la rivalutazione monetaria a partire da gennaio 2023. La finalità è proteggere il potere di acquisto di una determinata platea di pensionati. Ecco chi sono i fortunati.

Pensione INPS
Pensione INPS -NanoPress.it

Sul fronte delle rivalutazioni degli assegni previdenziali, l’INPS ha deciso di premiare una determinata platea di pensionati. Sono in arrivo 153 euro in più a fine mese. Con il tasso di inflazione che galoppa oltre i dieci punti percentuali anche le pensioni degli italiani si adeguano ai continui rincari. Ma quali sono gli assegni previdenziali INPS che potranno beneficiare dell’aumento a seguito della rivalutazione monetaria? Purtroppo, non tutti gli assegni pensionistici potranno godere degli incrementi a seguito della perequazione.

Bisogna subito sottolineare che sono gli assegni previdenziali di importo più basso a beneficiare degli aumenti. La rivalutazione monetaria delle pensioni varia in base alle diverse fasce. Esattamente si tratta di sei fasce, che riguarderà gli assegni previdenziali INPS a partire dal primo gennaio 2023.

Inflazione e Pensioni: in arrivo le rivalutazioni monetarie a partire da gennaio 2023

Buone notizie in arrivo per i pensionati, che a partire dal primo gennaio 2023 potranno godere della rivalutazione monetaria dell’assegno. Secondo quanto stimato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio il tasso inflazionistico nel corso dell’anno 2023 non scenderà sotto i sette punti percentuali. Per mantenere il potere d’acquisto intatto è necessario procedere alla perequazione degli assegni previdenziali INPS. Le pensioni accreditate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale saranno oggetto di indicizzazione in base al trend inflattivo del corrente anno che sta per finire e delle stime predittive dell’anno 2023.

In effetti gli assegni previdenziali INPS hanno potuto beneficiare già di un incremento anticipato a partire dall’ultimo trimestre dell’anno 2022. A partire dal mese di ottobre, gli assegni pensionistici hanno beneficiato di una rivalutazione monetaria pari ad oltre due punti percentuali. Questo incremento pensionistico è stato concesso solo ai pensionati con un reddito inferiore ai 35 mila euro. in pratica, la stessa platea di pensionati che si è vista accreditare l’indennità una tantum contro il caro bollette pari a 200 euro.

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Inflazione e Pensioni: in arrivo la rivalutazione a partire dal mese di gennaio 2023

A partire dal mese di gennaio 2023 sono in arrivo buone notizie per una determinata platea di pensionati, che potranno beneficiare della rivalutazione monetaria. A beneficiare dell’incremento dell’importo dell’assegno previdenziale INPS sono i pensionati che incassano un assegno di importo inferiore ai 2100 euro.

E’ proprio questa platea di titolari del trattamento previdenziale INPS a beneficiare di un aumento “pieno” con un tasso di incremento di oltre 7 punti percentuali. In altre parole, l’aumento in euro si concretizza in oltre 150 euro in più. Esattamente 153 euro in più a fine mese per fare fronte ai continui rincari e al salasso in bolletta luce e gas.

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Per le pensioni di importo superiore ai 2100 euro sono previste cinque fasce di adeguamento all’inflazione e pari a 80, 55, 50, 40 e 35. Ad esempio, gli assegni previdenziali di importo inferiore ai 3150 euro potranno beneficiare di un incremento in euro pari a 126 euro. Mentre le pensioni di importo inferiore ai 5350 euro potranno incassare un aumento mensile pari a 136 euro.

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