Pensione quota 41, nel 2023 cambia limite di età? Chi potrebbe accedere prima

Con la salita al governo di Giorgia Meloni, cominciano a essere diffuse le diverse novità che il Presidente del Consiglio potrebbe attuare, anche sulle pensioni. In particolare, parliamo di quota 41 e di un possibile limite d’età in arrivo. Ecco le novità.

Pensione quota 41
Pensione quota 41 – Nanopress.it

Tra le questioni più urgenti alle quali il governo Meloni dovrà prestare attenzione c’è, sicuramente, quella delle pensioni.

Giorni duri, intensi per il nuovo governo e il nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dovrà insieme al suo esecutivo risolvere non pochi problemi per quanto riguarda la legge di Bilancio. Tra questi, prioritaria è la questione pensioni, in particolare la Quota 41 di cui si è parlato tanto in passato.

Quota 41, le caratteristiche

Il governo Meloni è pronto a valutare tutte le possibilità per la riforma delle pensioni e, in questi giorni, sul tavolo c’è anche Quota 41, ovvero una proposta della Lega e del Centro destra già fatta mesi fa.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – Nanopress.it

Ma di cosa parliamo nello specifico? La quota 41 “per tutti”, come diceva lo slogan lanciato in campagna elettorale dal centro destra, significa la riduzione del requisito contributivo per accedere alla pensione, a prescindere dall’età anagrafica del richiedente.

Ora, prima di qualsiasi riforma, i lavoratori iscritti all’INPS possono andare in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi oltre che 41 anni e 10 mesi richiesti per le donne.

Quota 41, quindi cosa cambierebbe? In pratica, se questa proposta venisse varata, si ridurrebbe l’attesa di un anno e 10 mesi per gli uomini, mentre di 10 mesi per le donne.

Una proposta che non tutti hanno apprezzato, in quanto questa cambierebbe la situazione solo per chi ha cominciato a lavorare molto presto, oppure per i lavoratori che hanno avuto modo di riscattare i propri studi universitari.

Per tutto il resto, invece, si deve attendere comunque un requisito anagrafico congruo per andare in pensione, ovvero 67 anni.

Ora, però, si parla della possibilità che Quota 41 potrebbe essere valutata con un requisito anagrafico minimo. Sarà vero? Ecco cosa sta pensando di fare il governo Meloni.

Le proposte del Governo: come cambierà Quota 41?

La riforma delle pensioni del governo Meloni è ancora tutta da definire: al momento sono tante le proposte sul tavolo dell’esecutivo, che deve decidere cosa fare.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Giorgia Meloni e Matteo Salvini – Nanopress.it

Per realizzarla, intanto, sappiamo che è stato stanziato un miliardo di euro, che il governo Meloni dovrebbe investire per risolvere alcuni problemi della questione pensioni.

Una delle cose di cui si discute è come trovare un meccanismo per incentivare la permanenza a lavoro degli over 63, con un sistema di sgravi contributivi a favore del lavoratore, che potrebbe così essere indotto ad andare in pensione più tardi.

Un’altra ipotesi al vaglio è, per l’appunto, la Quota 41 proposta dalla Lega, che potrebbe avere un requisito minimo anagrafico, dai 61-62 anni, una proposta alla quale stanno lavorando i tecnici del partito di Salvini.

Sarebbe questa una sorta di Quota 103, ovvero l’età minima per andare in pensione potrebbe essere quella di 62 anni, un escamotage per limitare così la platea di beneficiari reali.

Staremo a vedere come si muoverà l’esecutivo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che di certo all’inizio del suo governo non ha trovato una situazione molto semplice da risolvere.

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