In arrivo il maxi assegno previdenziale per il mese di giugno? Il Governo Draghi ha annunciato il super aumento delle pensioni a partire da metà anno 2022. Che cifre!
Il dossier sulle pensioni è sempre al centro dell’attenzione e del dibattitto da parte del Governo. Negli ultimi anni i pensionati sono sempre stati sempre scontenti a causa di un importo dell’assegno previdenziale che non ha mai subito incrementi.
Anzi, tenendo proprio conto dei continui rincari del costo della vita e delle bollette luce e gas, l’importo dell’assegno previdenziale è troppo esiguo per vivere dignitosamente ed arrivare a fine mese.
Molti pensionati, addirittura, hanno deciso di trasferirsi all’estero e di chiedere l’accredito della pensione sul conto corrente bancario all’estero. Ci sono molti paesi dove i pensionati italiani vivono bene e dignitosamente senza dover fare i salti mortali per arrivare alla fine del mese.
Dopo anni e anni di difficoltà economiche, finalmente, il Governo Draghi ha annunciato importanti novità: l’aumento delle pensioni per il mese di giugno. Si può già controllare sul sito istituzionale dell’INPS per verificare con i propri occhi gli aumenti, le trattenute e le imposte che sono state applicate al proprio cedolino previdenziale.
Basta accedere con le credenziali in possesso di ciascun pensionato interessato a monitorare l’importo della pensione spettante per il mese di giugno.
Pensioni a giugno: assegno previdenziale più elevato
Per il mese di giugno 2022 i pensionati potranno beneficiare di un assegno previdenziale più sostanzioso. Dunque, dopo anni e anni di staticità, a partire da metà anno 2022 il cedolino pensionistico erogato dall’INPS torna a crescere.
La buona notizia è stata accolta con grande favore dai pensionati italiani, che potranno incassare il super assegno da giugno. Nel frattempo, è possibile già verificare l’importo che verrà incassato accedendo al sito istituzionale dell’INPS.
Di quanto sarà l’aumento delle pensioni a partire dal mese di giugno? Sarà così sostanzioso? In base a quanto stabilito dal Ministero dell’Economia il più importante incremento del cedolino previdenziale INPS è dovuto alla rivalutazione, che sarà dell’1,70% ma verrà successivamente incrementata a partire da gennaio 2023.
Pertanto, a giugno l’assegno pensionistico aumenterà lievemente, mentre a partire dal 2023 l’incremento sarà ancora più esoso visto che verrà applicata una rivalutazione dell’1,9%. In fin dei conti, per pagare le rivalutazioni degli assegni previdenziali, è necessario che il Governo vari nuovi stanziamenti a bilancio.
Pensioni a giugno: le trattenute Irpef e le addizionali
Gli aumenti dovuti all’applicazione delle rivalutazioni sull’assegno previdenziale saranno in parte ridimensionati dall’applicazione delle trattenute Irpef e dall’applicazione delle addizionali comunali e regionali. Si tratta di cifre aggiuntive che verranno applicate all’assegno previdenziale e la cui aliquota varia a seconda del Comune di residenza.
Ad esempio, un pensionato residente in Lombardia si vedrà sul cedolino previdenziale INPS l’applicazione di un’aliquota pari all’1,6%, mentre un pensionato piemontese vedrà l’applicazione di un’addizionale pari a più di due punti percentuali.