I pagamenti dell’Ape Social, ossia della pensione anticipata gratis per i lavoratori che ne hanno diritto (diversa, lo ricordiamo, dall’ape volontaria o aziendale), cominceranno da novembre 2017, ma conterranno anche gli arretrati. I lavoratori che hanno deciso di ricorrere alla pensione anticipata sociale non subiranno penalizzazioni, sia chiaro, perché l’assegno conterrà anche gli eventuali arretrati, in base alla data di decorrenza della presentazione delle domande di anticipo pensionistico, che da norma inizierà dal prossimo primo maggio. Attenzione alla finestra concessa per la presentazione delle domande, perché ci sono soltanto sessanta giorni di tempo per effettuarla, come abbiamo già visto qui. Vediamo allora le ultime notizie sulle pensioni anticipate e sull’Ape social, in attesa che la discussione tra governo e sindacati porti alla stesura finale del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri sulla riforma delle pensioni.
APE SOCIAL, APE VOLONTARIA E PENSIONE ANTICIPATA PRECOCI: LE NEWS
Il nuovo incontro Poletti-sindacati si è tenuto ancora per la definizione dei decreti attuativi relativi alla Riforma delle pensioni per superare la Legge Fornero, in discussione sul tavolo c’era l’anticipo di pensione a costo zero per il lavoratore (l’APE Social), l’Ape volontaria, quella che consente al lavoratore di scegliere di andare in pensione prima, e le modalità di accesso alla pensione anticipata per i lavoratori precoci: quelli che hanno cominciato prima dei 18 anni d’età e hanno 41 anni di contributi. Per quanto riguarda i lavori usuranti e gravosi il governo promette un emendamento con regole più flessibili.
PENSIONI ANTICIPATE: A CHI SPETTANO
In attesa dei decreti per l’anticipo pensionistico ricordiamo a chi spetta la possibilità di fare domanda per le pensioni anticipate: potranno andare in pensione a 63 anni
– I disoccupati con 30 anni di contributi che sono stati licenziati e non percepiscono indennizzi o ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
– I lavoratori disabili al 74% e quelli che assistono familiari con invalidità grave, ma che abbiano versato almeno 30 anni di contributi
– I lavoratori impiegati da almeno sei anni in attività gravose e lavori usuranti che abbiano versato almeno 36 anni di contributi.
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DOMANDE PENSIONI ANTICIPATE: SCADENZE E PAGAMENTI
Dal primo maggio al 30 giugno sarà possibile presentare le domande per chiedere la pensione anticipata, subito dopo l’Inps farà partire un monitoraggio sulle domande presentate fino a quel momento, che finirà il 30 settembre, con una classifica delle domande per ordine d’età del lavoratore (dal più anziano al più giovane). Tra quelli che avranno diritto, i pagamenti degli assegni (fino a un massimo di 1.500 euro/mese) avverranno non prima di ottobre/novembre. Ma con gli arretrati.
COSA SUCCEDE ALLE PENSIONI ANTICIPATE NEL 2018
Al termine dello stanziamento previsto quest’anno, pari a 300 milioni, i lavoratori che hanno diritto ad andare in pensione, ma che non possono per mancanza di fondi statali, saranno ‘slittati’ all’anno successivo, 2018, ma senza gli arretrati 2017. Stessa sorte per chi presenta domanda dopo il 30 giugno 2017. Le domande arrivate entro il 30 novembre saranno con tutta probabilità pagate a gennaio 2018, sempre con gli arretrati.