E mentre siamo in attesa di novità sul tema pensioni vale la pena soffermarci sull’ape volontaria, ossia l’anticipo pensionistico che permette di andare in pensione anticipata a 63 anni sfruttando un prestito garantito che poi si deve restituire in venti anni una volta scattati i termini per la pensione di vecchiaia. Come già abbiamo visto in questo articolo su come funziona l’Ape volontaria, i lavoratori che vogliono richiedere l’Ape volontaria devono avere determinati requisiti, ma qui vogliamo approfondire i lavoratori esclusi dal beneficio, quelli che non potranno mai chiedere all’INPS di accedere al prestito per l’ape volontaria.
CHI E’ ESCLUSO DALL’APE VOLONTARIA
Non tutti i lavoratori, seppur volendo, possono fare domanda di Ape Volontaria. Infatti esistono diverse categorie di persone che sono escluse dalla possibilità di accedere al prestito bancario per andare in pensione anticipata. Non possono richiedere l’ape volontaria coloro che sono iscritti negli elenchi di cattivo pagatore, coloro che hanno debiti superiori a un determinato limite massimo, coloro che hanno avuto pignoramenti o protesti, se il lavoratore percepisce una pensione bassa. Oppure se si hanno in corso mutui e finanziamenti di un certo importo, dato che nel caso in cui il rateo dell’anticipo sulla pensione, da solo o assieme ad altri debiti pregressi, supera il 30% della stessa, l’anticipo pensionistico volontario non viene concesso. Ricapitoliamo chi sono gli esclusi dalle pensioni anticipate Ape volontaria:
I cattivi pagatori sono coloro che non hanno pagato le rate di mutui, di prestiti o hanno altri debiti e sono iscritti negli elenchi della centrale rischi gestita dalla Banca d’Italia, oppure in un sistema di informazioni creditizie gestito da privati. Niente anticipo pensionistico per loro e nemmeno per chi è registrato nell’archivio degli assegni bancari e postali e delle carte dì pagamento irregolari istituito presso la Banca d’Italia, denominato centrale di allarme interbancaria (Cai).
I debitori con le banche o chi ha conti in rosso non pagati da oltre 90 giorni non possono richiedere le pensioni anticipate, nemmeno se il debito è verso un operatore finanziario. Tutto cambia in caso di estinzione del debito. Ape negata anche ai sovraindebitati, cioè chi ha ricevuto procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento.
L’Ape volontaria non può essere concessa a lavoratori che hanno pignoramenti in corso o protesti a proprio carico.
Non sarà possibile a chi percepisce una pensione bassa chiedere l’ape volontaria, perché l’assegno della pensione mensile, al netto di quanto occorre restituire per il prestito Ape, non può essere inferiore a 1,4 volte l’assegno minimo mensile (cioè a 702,65 euro).
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