I dati sulle Pensioni Ape social e precoci arrivano dall’Inps e mostrano lo straordinario successo dell’Ape sociale e delle pensioni precoci. Infatti sono state 66.409 le domande di certificazione delle condizioni di accesso all’Ape social e al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci presentate entro la scadenza del 15 luglio. Scadenza, lo ricordiamo, prevista per coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2017. Il boom di domande si è registrato in Lombardia e Veneto, ma il dato allarmante è che la decorrenza del provvedimento rischia di slittare per molti che, nonostante abbiano diritto, sono ‘fuori graduatoria’ per mancanza di fondi stanziati.
PENSIONI APE SOCIAL: I DATI INPS
Le domande APE Social e pensioni precoci sono così distribuite: 39.777 domande di certificazione delle condizioni di accesso all’Ape sociale e 26.632 domande di certificazione delle condizioni di accesso al pensionamento anticipato per lavoratori precoci.
Solo il 23,18% delle domande di Ape sociale e precoci è ‘rosa’, cioè riguarda donne. Si tratta di 15.400 su 66.409 totali. Le donne che hanno presentato la domanda per la certificazione per l’Ape sociale, sottolinea l’Inps, sono state 11.668, contro le 28.109 degli uomini. Le domande per la certificazione per lavoro precoce, invece, sono state presentate da 22.900 uomini e da 3.732 donne.
Il maggior numero di domande, spiega ancora l’istituto previdenziale, è stato presentato in Lombardia (11.048), seguita dal Veneto (6.701), dalla Sicilia (5.608), dal Piemonte (5.568), dall’Emilia Romagna (4.865), dal Lazio (4.594) e dalla Toscana (4.566).
La tipologia di aventi diritto più rappresentata è quella dei lavoratori disoccupati con 34.530 domande, seguiti dagli addetti alle mansioni difficoltose (15.030).
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A salutare positivamente i dati sull’anticipo pensionistico è stato subito il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, con un tweet “#Ape Sono 66mila le domande per l’anticipo agevolato della pensione. Un aiuto concreto per chi ha avuto un lavoro più lungo e difficile”.
RISCHIO COPERTURA INSUFFICIENTE PER APE SOCIAL E PRECOCI
Le richieste di Ape Social sono andate oltre le aspettative. All’INPS di Tito Boeri è quindi arrivato il 10% in più di domande rispetto a quanto ipotizzato, per questo c’è il rischio che il beneficio, che può contare su un budget limitato, possa non essere distribuito a tutta la platea di aventi diritto.
Come sappiamo dal testo dei decreti attuativi di questo capitolo della riforma delle pensioni, le domande di Ape sociale saranno ritenute valide – e quindi evase – nel limite di spesa di 300 milioni di euro per la prima scadenza autunnale, e fino a 609 milioni di euro per il 2018.
Le domande per le pensioni precoci saranno coperte per una spesa pari a 360 milioni per il primo anno e 505 milioni nel 2018.
APE SOCIAL E PRECOCI: GRADUATORIA DEFINITIVA A OTTOBRE
L’Inps pubblicherà la graduatoria definitiva degli aventi diritto all’ape social e alla pensione precoci entro il 15 ottobre prossimo. Ovviamente se termineranno i liquidi a copertura del provvedimento, l’Ape sociale o la pensione precoce potrebbe slittare per chi si trova nelle posizioni basse della graduatoria, nonostante sia riconosciuto il diritto. A parità di requisiti avrà la priorità il lavoratore che si trova più prossimo alla pensione di vecchiaia.
IL GOVERNO RASSICURA
“Non c’è alcun rischio buco nei conti perché la norma è costruita attraverso un tetto definito per ogni annualità. Se le risorse stanziate non dovessero essere sufficienti, sarà inevitabile garantire l’aumento delle risorse fino alla copertura integrale degli italiani che ne hanno diritto“. Così ha rassicurato gli italiani Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenuto con un commento sulla copertura economica per le pensioni Ape social e precoci.
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