[didascalia fornitore=”ansa”]Da sinistra: il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Laura Castelli all’uscita dalla Tesoreria dello Stato[/didascalia]
Laura Castelli, viceministro dell’Economia del M5S ha confermato alla Stampa che il reddito di cittadinanza di farà nel 2019. E che a gennaio si comincerà una parziale riforma delle pensioni con le pensioni minime che saranno alzate a 780 euro. “Partiremo il primo gennaio con le pensioni di cittadinanza, portando le minime a 780 euro. Intanto ci occuperemo della riforma dei centri per l’impiego. Abbiamo calcolato che ci vogliono 3-4 mesi. Successivamente partirà il reddito di cittadinanza. Le risorse ci sono. Creeremo un’identità digitale del reddito di cittadinanza che disincentiverà il nero”.
Pensioni minime a 780 euro
Il viceministro all’Economia Laura Castelli (M5S), annuncia che il reddito di cittadinanza partirà nel 2019, e già a gennaio verranno alzate le pensioni minime fino a 780 euro.
E sulla prossima manovra economica, l’ on. Lorenzo Fioramonti, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ospite a Agorà RaiTre, condotto da Serena Bortone, ha fotografato la situazione in cui si trova il ministro dell’Economia: “Il ministro Tria sta facendo il suo mestiere. Sta studiando come realizzare questa manovra in uno spazio tra i 25 e i 35 miliardi. Questo più o meno il margine su cui stiamo riflettendo. Di cui 12,5 mld servono per sterilizzare l’IVA ed il resto per fare una serie di interventi”.
Poi c’èla qusstione delle tasse: ”La flat tax è una semplificazione del sistema fiscale importantissima e la riduzione delle aliquote soprattutto per i non abbienti. Ma in particolar modo una semplificazione del sistema fiscale che è fuori controllo… Il reddito di cittadinanza ingloba al suo interno anche delle misure temporanee di sussidio alla disoccupazione come la NASPI e poi interviene sui centri per l’impiego. E alla fine la riforma delle pensioni”.
Riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza imprescindibili
Il reddito di cittadinanza sarà al centro della legge di Bilancio, insieme al tema delle pensioni e del fisco, lo ribadisce Luigi Di Maio alla Camera: ”Per noi è imprescindibile, ma mi dispiace che si sia detto in queste ore che c’è una sorta di rottura tra noi e il ministro Tria. Non c’è nessuna rottura tra noi, M5S, il ministro dell’Economia e altri componenti del governo: siamo compatti, stiamo lavorando alla legge di Bilancio che sarà coraggiosa, terrà i conti in ordine ma che deve mettere al centro le esigenze di tanti giovani italiani che oggi non trovano o perdono lavoro, e tanti meno giovani che lo hanno perso e non sanno dove sbattere la testa. Le persone, i loro problemi e le loro sofferenze saranno al centro della manovra”. ha concluso il vicepremier, Luigi Di Maio.