Le pensioni sono un tasto dolente della nostra società, perché considerate sempre troppo basse, specialmente per determinate categorie. Per il 2023, tuttavia, sono previste novità in tale campo che interesseranno tutta la popolazione italiana. Scopriamo insieme, a tal proposito, gli aumenti in arrivo il prossimo anno.
Sono molti gli italiani che, ogni mese, ricevono un assegno pensionistico. Non esiste, infatti, solo la pensione che si percepisce al termine della propria attività lavorativa, ma anche quella d’invalidità, ad esempio, o quella di reversibilità.
Già nell’anno in corso, grazie alla revisione delle aliquote Irpef e alle modifiche apportate alle detrazioni per i redditi delle pensioni, coloro i quali percepiscono tale assegno mensile hanno sicuramente notato un aumento sulle cifre ricevute. Ecco quali sono, a tal proposito, gli aumenti previsti per il 2023 e quali sono le categorie interessate.
Pensioni: quali aumenteranno nel 2023
Come precedentemente accennato, dunque, il prossimo anno le pensioni saranno interessate da un nuovo aumento. Ma quali sono le categorie che rientreranno in tale manovra?
Grazie alla rivalutazione annuale, nel 2023 le pensioni comprese tra i 500 e i 2.400 € che aumenteranno sonno le seguenti: le pensioni di vecchiaia (erogate con 67 anni di età e almeno 20 di contributi versati); le pensioni anticipate ordinarie (erogate con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne); le pensioni di reversibilità; le pensioni di invalidità; le pensioni minime e, infine, gli assegni sociali.
Tra le categorie per i quali sono previsti degli aumenti, non potevano mancare di certo le pensioni di invalidità, così come si evince dalla lista di cui sopra. La Corte Costituzionale già nel 2020 aveva stabilito che gli importi erogati agli invalidi al 100% fossero troppo bassi; per questo, oltre alle alle rivalutazioni automatiche annuali, il governo Draghi ha deciso che nel 2023 gli assegni mensili ricevuti da tali soggetti saranno interessati da un ulteriore aumento.
Calcolo delle percentuali
Non tutti sanno che a partire dal 1 gennaio 2023, per le pensioni tra i 500 e i 2.400 €, la rivalutazione annuale pensionistica non avverrà secondo l’indice attuale, ovvero, l’1,7%, bensì all’1,9%, motivo per il quale sono previsti degli ulteriori aumenti.
Lo schema del calcolo degli aumenti, invece, resterà lo stesso dell’anno in corso. Esso prevede una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a 2.062 € lordi mensili; del 90% per le pensioni comprese tra i 2.062 e i 2.577,90 € lordi mensili e del 75% per le pensioni oltre i 2.577,90 € lordi mensili.
Non è da escludere, inoltre, l’arrivo di un ulteriore bonus, come quello di 200€ previsto per quest’anno, per incrementare l’assegno pensionistico mensile.