Ecco una novità sulle pensioni: è prevista una riduzione a marzo e sembra che solo loro sono gli esclusi dall’INPS.
Una spiacevole notizia riguardante le pensioni del mese di marzo. Difatti è prevista una modifica, con tagli sugli aumenti INPS previsti proprio per questo mese. Vediamo cosa è cambiato.Ormai l’annuncio è ufficiale e riguarda appunto il mese di marzo, quando scatterà lo spiacevole taglio inerente cinque tipi di pensioni, che andrà a influire negativamente su moltissimi pensionati.
Il tema pensioni è uno di quei temi caldi e su cui bisogna informarsi perchè le novità che si susseguono giorno per giorno sono davvero tante.
Nell’aria infatti sembrano esserci delle belle novità ma non per tutti: ovviamente c’è sempre qualcuno che ne beneficia e qualcuno che invece non ne può gioire affatto. Ma andiamo per grawdi per capire meglio di cosa si sta parlando.
Sembra che le uniche buone notizie del momento e attinenti tale argomentazione, riguardino unicamente quei pensionati che dispongono di una pensione minima. Inoltre una novità riguarderà proprio i pensionati over 75.
Infatti per questa categoria di pensionati è previsto un duplice bonus con arretrati fino a una cifra corrispondente a 111 euro. In più sembrerebbe che sempre nel mese di marzo, dovrebbe giungere una “nuova” trattenuta nel cedolino della pensione, che contribuirà conseguente ad abbassare il netto di tutti i pensionati.
Queste appena citate sono tutte le anteprime annunciate per il prossimo mese di marzo 2023, notizie che ovviamente hanno allarmato molteplici pensionati che già si trovano in difficoltà per via della vita che attualmente è diventata sempre più cara.
La prima cosa da sottolineare è che, come era previsto, a marzo arriveranno gli aumenti coi relativi arretrati per tutti quei pensionati che dispongono di assegni corrispondenti a oltre i 2.100 euro lordi mensili. In questo caso l’adeguamento all’inflazione non verrà effettuato in questo mese di febbraio, bensì nel prossimo mese di marzo. Oltre ciò a marzo l’Inps andrà pure a corrispondere gli aumenti dei mesi di gennaio e febbraio.
Ma quello che sta circolando ora a riguardo, è che tale incremento in realtà risulterà molto più basso rispetto a quello che invece era stato annunciato inizialmente e stabilito col vecchio sistema di rivalutazione.
Nel frattempo è accaduto che l’ultima manovra ha individuato 5 nuove categorie di pensioni e di pensionati, andando a effettuare su di loro dei tagli sostanziali e trasversali concernenti le loro rivalutazioni.
In questo modo l’effetto sarà quello di ridurre considerevolmente il loro potere d’acquisto.
Pertanto i pensionati che raggiungono al massimo i 2.100 euro lordi mensili sono stati praticamente graziati da questi tagli e da queste riduzioni, ricevendo pure il loro 7,3% provvisorio dal mese di gennaio.
Mentre lo stesso non si può dire per quanto riguarda quegli assegni che, invece, vanno oltre la cifra lorda di 2.100 euro mensili.
Infatti a partire da 2.101 euro fino ad arrivare a 2.697 euro al mese lordi, l’incremento della pensione andrà a equivalere precisamente al 6,2% e non del 7,3% che era stato deciso precedentemente.
Poi da 2.700 euro lordi al mese a 3.150 euro lordi mensili, l’incremento sarà del 3,87%; da euro 3.150 lordi al mese fino a 4.200 euro lordi l’aumento sarà del 3,43%. Infine per quel genere di pensioni considerate d’oro, l’incremento corrisponderà a una percentuale del 2,7 o del 2,33%.
Le buone notizie previste nel mese di marzo riguardano, come è stato sottolineato precedentemente, i pensionati al minimo che appunto andranno a ricevere il doppio bonus. Quest’ultimo porterà la loro pensione da una cifra di circa 560 euro al mese a 571 euro al mese o a 600 euro al mese, in riferimento ai pensionati over 75.
In più ci saranno gli arretrati di gennaio, febbraio e compreso pure marzo, che potranno arrivare anche a un importo di 111 euro.
In aggiunta sempre nel mese di marzo giungerà l’odiosa trattenuta che colpirà al netto tutte le pensioni. Le voci di trattenuta addizionali all’Irpef da due passeranno a tre.
Come ultimo è previsto l’acconto comunale 2023.
Sulla base di quanto detto sin’ora, Marzo sicuramente sarà il mese degli aumenti e molti pensionati potranno ricevere i loro arretrati finalmente. Come detto ci si riferisce ai pensionati che godono di assegni che vanno oltre i 2.100 euro lordi mensili.
Questi pensionati infatti non hanno ricevuto tutto questo nel mese corrente, ma non dovranno aspettare ancora molto per avere quello che li spetta con gli incrementi del mese sia di gennaio che del mese di febbraio seppur con delle modifiche rispetto a ciò che era stato detto in precedenza e abbiamo visto su quali fronti.
A prescindere da tutto si sa per certo che i pensionati che non sfiorano i 2.100 euro lordi mensili sono stati graziati dai tagli previsti e riceveranno il 7,3% provvisorio dal mese di gennaio.
Cosa che invece non accadrà a chi supera tale cifra e abbiamo visto come e perchè.
Questo sembra essere il risultato delle varie rivalutazioni e dei vari tagli che riguardano queste specifiche categorie.
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