Pensioni ultime notizie: dal Governo c’è la chiamata ai sindacati per discutere di pensioni anticipate, Rita e bonus contributivi prima della pausa estiva. Il ministro Poletti ha chiamato al tavolo del confronto i sindacati per fare il punto della situazione sulla cosiddetta Fase 2 della riforma pensioni che verrà discussa approfonditamente in autunno. Ma il 27, come vi abbiamo già annunciato, ci sarà questo ‘ultimo incontro’ pre-autunnale tra Poletti e i sindacati in cui si discuterà una specie di mini-pacchetto con chiarimenti riguardanti bonus contributivi per le donne – che i rappresentanti dei lavoratori chiedono di estendere – e la definizione dell’utilizzo della RITA.
PENSIONI ANTICIPATE, RITA E BONUS CONTRIBUTIVO
Le novità sulle pensioni di cui si parlerà giovedì 27 luglio probabilmente saranno ridiscusse in autunno per poterle poi aggiungere alla legge di bilancio conseguente. Al vaglio di esecutivo e sindacati ci sono il bonus contributivo per permettere alle donne di accedere con più facilità all’anticipo pensionistico, quindi un più facile accesso all’APE SOCIAL (con sconti sui versamenti previdenziali che potrebbero essere di 2/3 anni) e una possibile immediata entrata in vigore della Rita, ossia la Rendita integrativa anticipata temporanea.
PENSIONI APE E RITA
La misura conosciuta con l’acronimo Rita consente di andare in pensione in anticipo sfruttando la tassazione agevolata sui contributi che si dovranno versare. Tra le proposte in discussione per favorire le donne e le mamme lavoratrici c’è anche la possibile entrata in vigore immediata. L’ipotesi al vaglio è quella di slegarla dall’Ape (anticipo pensionistico volontario) in modo che chiunque voglia e possa andare in pensione anticipata riesca anche a beneficiarne.
BONUS LAVORATRICI: UN ANNO IN MENO A FIGLIO
Visto il boom di domande giunte all’INPS per l’Ape social, i lavoratori, e quindi i sindacati, chiedono all’esecutivo che siano aumentati i fondi per garantire la copertura totale per la prestazione. Inoltre, tra le altre richieste delle parti sociali ci sono più opportunità per le donne che vogliono lasciare il mondo del lavoro, e non si esclude l’ipotesi di introdurre una sorta di bonus contributivo in relazione al numero di figli. Si pensa a uno sconto contributivo di un anno per ogni figlio.