Per le pensioni, gli aumenti verranno spostati di altri 30 giorni e quindi arriveranno soltanto nel mese di marzo.
In ogni caso, dal primo al 7 febbraio, facendo riferimento all’iniziale del proprio cognome, i pensionati potranno recarsi presso gli uffici postali e ritirare la quota che spetta loro. Se invece si è scelto l’accredito sul conto corrente, i beneficiari potranno vedere comparire questa cifra a partire dal primo del mese.
A partire dal primo giorno del prossimo mese, i pensionati potranno iniziare a ritirare il proprio assegno anche se dovranno ancora attendere prima di mettere le mani sull’aumento tanto atteso.
Molto probabilmente questi arriveranno nel mese di marzo. Il governo ha pensando di portare avanti ancora una volta la rivalutazione anche se non ha cambiato le regole per coloro che hanno un assegno più basso di 2.100 euro.
Per questi ultimi l’adeguamento approvato è 100% del tasso rilevato.
Visto che i tempi per il ricalcolo della maggiorazione è andato per le lunghe, molto probabilmente gli aumenti di febbraio sono bloccati “riconoscendoli solo a chi era stato rivalutato al 100%”
L’istituto inoltre spiega che per gli altri, il tempo di attesa sarebbe più lungo lungo “la prima rata utile al momento di approvazione della norma”.
Insomma, molto probabilmente sarà necessario attendere ancora fino a marzo.
In ogni caso, coloro che hanno l’accredito sul conto corrente, potranno utilizzare l’assegno pensionistico dal primo febbraio.
Situazione diversa per tutti gli altri che invece avranno la possibilità di andare presso un ufficio postale fino al 7 del mese, seguendo l’ordine prestabilito in base al proprio cognome.
E quindi, mercoledì primo febbraio sarà il turno di coloro che hanno un cognome che inizia dalla A alla B, giovedì 2 febbraio sarà il turno di coloro che hanno cognomi dalla C alla D mentre venerdì 3 febbraio toccherà ai cognomi dalla E alla K.
Sabato mattina, 4 febbraio, toccherà ai pensionati con cognomi dalla l dalla O mentre lunedì 6 febbraio è il turno dei cognomi dalla P alla R.
Infine, toccherà a coloro che hanno un cognome dalla S alla Z il giorno 7 febbraio.
Quindi, per il mese di febbraio, non ci saranno ancora gli aumenti tanto attesi e, addirittura, la pensione di questo mese potrebbe essere addirittura più bassa.
La causa è da attribuire ai conguagli IRPEF avvenuti nel caso in cui le ritenute del 2022 state applicate in una misura più bassa rispetto alla base annua.
Inoltre, all’interno del cedolino della pensione di febbraio, è possibile notare anche la presenza di trattenute delle addizionali regionali insieme a quelle comunali riguardo al 2022 nei quali sono state recuperate all’interno di ogni fase dell’anno successivo a quelle a cui fanno riferimento.
Non mancheranno poi dei pensionati che riceveranno un assegno più basso a causa dello sconto dell’imposta sull’anticipo della perequazione di cui si è usufruito nel 2022.
Se all’interno del pensione del mese di febbraio si legge la dicitura “Differenza Imponibile PRQ. Anno X” vuol dire che l’importo è diminuito a seguito della trattenuta sulle pensioni per portare a termine il conguaglio a debito di perequazione.
Negli ultimi mesi del 2022 i pensionati hanno ricevuto l’utilizzo della perequazione, e questo è qualcosa che interessa tutti coloro che hanno degli assegni più bassi di 2.692 euro lordi.
Ai soggetti in questione attualmente non spetta l’aumento totale poiché hanno già ottenuto in anticipo del 2%.
Ed è per questo motivo che vengono quindi rivalutati gli importi delle pensioni e quindi ci sarà una diminuzione degli imposti già accreditati.
Per controllare a quanto ammonta il conguaglio IRPEF sarà necessario recarsi sul sito dell’INPS e seguire il percorso come segue “Assicurato INPS pensionato – Servizi riservati all’assicurato pensionato – Procedure di gestione – Consultazione cong. per PRQ sospesi”.
Per verificare le cifre del cedolino sarà sufficiente recarsi sul sito dell’Inps ed effettuare l’accesso alla propria area personale utilizzando lo Speed, la carta d’identità elettronica oppure la carta nazionale di servizi.
In seguito non si dovrà far altro che recarsi nella sezione cedolini e, all’interno della sezione ricerca, aggiungere la parola “cedolino “andando così a selezionare l’ultimo cedolino inerente al mese di febbraio del 2023.
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