Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto Lavoro, ci saranno delle novità relative alle pensioni INPS.
In particolare, le prossime manovre del Governo potrebbero interessare le pensioni INPS anticipate.
In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto Lavoro in Gazzetta Ufficiale. Ciò significa che, tale decreto, è legge. Nel contempo, arrivano anche delle importanti novità sul fronte delle pensioni INPS. Il Governo, infatti, starebbe pensando all’introduzione di un nuovo strumento per quel che riguarda gli esodi incentivati e che dovrebbe prevedere anche nuove assunzioni.
Le pensioni INPS sono prestazioni economiche erogate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), che è l’ente previdenziale italiano responsabile della gestione dei sistemi di previdenza e assistenza sociale. L’INPS è responsabile dell’elaborazione e del pagamento delle pensioni per i lavoratori dipendenti e autonomi in Italia.
Ad oggi, bisogna rispettare dei requisiti e delle specifiche circostanze individuali per poter andare in pensione. La prima tipologia di pensione è quella di vecchiaia, erogata a chi ha raggiunto l’età pensionabile ovvero 67 anni, a patto che abbiano versato un certo numero di contributi.
La pensione di anzianità, invece, viene erogata ai lavoratori che hanno raggiunto l’età di pensionamento anticipato (solitamente 62 anni) e che hanno maturato un certo numero di contributi. Seguono le pensioni di invalidità (per chi è invalido e non può più lavorare) e di reversibilità (per chi è familiare di una persona che, ad esempio, è deceduta sul lavoro).
L’obiettivo attuale del Governo potrebbe essere incluso nella prossima legge di Bilancio e quindi incentivare così l’esodo dal mondo del lavoro verso la pensione anticipata.
Nel Decreto Lavoro è previsto uno stanziamento di altri 20 milioni per il contratto espansione. Quindi, il Governo nel DL lavoro stanzierà nuove risorse per tutte quelle imprese interessate ad attivare degli accordi specifici relativi al prepensionamento, nell’ambito dei contratti di espansione.
Per le aziende con oltre 1000 dipendenti potrà essere possibile anche rimodulare le tempistiche per l’uscita dei lavoratori che sono vicini al pensionamento.
A breve si attendono anche novità per quel che riguarda gli aumenti delle pensioni minime e di invalidità che il Governo avrebbe promesso le scorse settimane. Infatti, alcuni esponenti, soprattutto di Fratelli d’Italia, avevano parlato di imminenti aumenti. Bisognerà vedere cosa accadrà nelle prossime settimane.
La riforma che potrebbe avvenire non sarà strutturale ma riguarderà soltanto alcune poche piccole modifiche. Intanto, le pensioni INPS minime per il 2024 dovrebbero poter arrivare a 700 euro mensili, solo per gli over 75. Subito dopo, però, potrebbero arrivare anche a 1000 euro.
Forza Italia, con Berlusconi aveva proposto la pensione minima a 1000 euro per tutti ma, ad oggi, tale obiettivo sembra davvero improbabile a breve termine.
Attualmente, gli under 75 percepiscono 572, gli over 75 600 euro ovvero pensioni minime recentemente rivalutate.
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