Ci sono nuovi importanti aumenti questo mese e delle variazioni sulle pensioni INPS che fanno felici molti soggetti.
Le pensioni INPS avranno uno stravolgimento completo, come stabilito all’interno dell’ultima manovra di Bilancio. Il Governo Meloni ha in serbo numerose novità, che arriveranno nel nuovo anno 2024 con riforma delle pensioni. Nel frattempo ci sono degli aumenti e degli arretrati che stanno per arrivare sul conto di determinati pensionati. Facciamo chiarezza su quali sono gli importi e le condizioni?
Pensioni INPS le novità da questo mese
Con la circolare del 3 aprile, le pensioni INPS sembra abbiano avuto un adeguamento o comunque un aumento. Gli incrementi sugli assegni non saranno uguali per tutti i soggetti pensionati, ma comunque mirati all’età e alla quota mensile.
La rivoluzione delle pensioni è in atto da gennaio 2023, tuttavia alcune persone non hanno ancora ricevuto nulla a causa di ritardi e intoppi. I calcoli sono cambiati del tutto con l’adeguamento delle fasce di reddito che sono diventate sei – come stabilito dal Governo meloni. L’INPS ha quindi chiesto pazienza ai pensionati, con la conferma di arrivare con i vari aumenti entro aprile/maggio 2023.
In questo momento le pensioni minime si presentano con una quota pari a 563,74. I soggetti che percepiscono una pensione di questo tipo, già da aprile potrebbero ritrovarsi con un buon aumento. In caso contrario arriveranno nel mese di maggio insieme a tutti gli arretrati.
Pensioni minime in aumento?
Che cosa sta per cambiare per i pensionati? Secondo quanto emerge dagli esperti e in base alla circolare, alcuni soggetti potrebbero ricevere sino a 600 euro al mente se hanno più di 75 anni. Poi ci sarà anche una rivalutazione per tutti coloro che percepiscono una quota minore.
Quando si effettua il calcolo della soglia totale per comprendere l’aumento, i pensionati sono invitati a considerare solamente i trattamenti assoggettabili IRPEF.
Nel calcolo è necessario inoltre prevedere alcune esclusioni, come la quattordicesima e anche altre maggiorazioni sociali sino ad alcune pensioni integrative (come quella di accompagnamento o invalidità).
Per chi volesse tradurre il discorso in cifre, si può evidenziare che tutti i soggetti che hanno una età minore di 75 anni potranno godere di un aumento di 8,46 euro al mese. La loro pensione arriverà a 572,74 al mese. Per tutti i soggetti che hanno una età maggiore di 75 anni allora potranno godere di un aumento pari a 36,08 arrivando ad un importo di 599,82 euro.
Se un soggetto avesse una pensione differente, ovvero con una quota più alta della minima allora ci sarà una rivalutazione diversa.
In poche parole, un soggetto di 72 anni con una pensione di circa 570 euro, l’aumento relativo è di 2,74 euro. Non è un grande aumento, ma è comunque un tassello importante per arrivare a raggiungere una buona cifra anche nel futuro.
In attesa della riforma sulle pensioni, questo mese sarà caratterizzato – così come il mese di maggio – da una rivalutazione completa e anche di tutti gli arretrati dei mesi non goduti a partire da gennaio 2023.