Novità pensioni: per alcuni lavoratori, potrebbe essere molto più difficile ottenerle, se nati nel 1964. Vediamo le novità INPS.
Le penalizzazioni più severe potrebbero arrivare per chi vorrebbe le proprie pensioni ma è nato nel 1964.
La riforma sulle pensioni è molto attesa e qualche novità è stata già preannunciata dall’INPS. Alcuni lavoratori italiani potrebbero essere più svantaggiati degli altri. Tuttavia, già negli ultimi anni, ci sono state diverse novità.
L’età pensionabile in Italia, ad esempio, è stata gradualmente aumentata per uomini e donne, con l’obiettivo di raggiungere i 67 anni entro il 2027.
A partire dal 1996, il sistema pensionistico italiano è stato gradualmente spostato dal sistema retributivo al sistema contributivo. Il sistema contributivo prevede che la pensione sia calcolata sulla base dei contributi effettivamente versati dal lavoratore e non sulla base dell’ultima retribuzione percepita.
Allo stato attuale, alcuni lavoratori italiani hanno la convinzione che i contributi che hanno versato possano assicurargli di avere delle pensioni buone. Purtroppo, però, soltanto chi è nato prima degli anni ’60 potrà calcolare la sua pensione servendosi del sistema retributivo.
Altri lavoratori, invece, hanno bisogno di far fronte alla situazione: chi ha meno di 18 anni di contributi, a partire dal 1996, dovrà calcolare le pensioni con il sistema contributivo, quello che permette di assicurare una stabilità al sistema anche se al singolo assicura soldi in meno.
Chi è nato nel 1964, escludendo i casi particolari potranno lasciare il lavoro e diventare pensionati approfittando della pensione anticipata ordinaria, dopo aver raggiunto gli anni di contributi necessari, senza limiti di età. Questo scatto, però, è stato bloccato fino al 2026. A partire dal 2027 andare in pensione sarà possibile con 43 anni e un mese di contributi.
Un altro modo per andare in pensione per i nati nel ’64 riguarda dalla pensione di anzianità, quando raggiungeranno i 67 anni di età e 20 anni di contributi. Stando alle novità INPS, quando si arriverà al 2031 per diventare pensionati sarà necessario aver raggiunto i 67 anni di età e 11 mesi. Con molta probabilità, dunque, i nati nel 1964 dovranno aspettare il 2032 per smettere di lavorare.
Chi è nato negli anni ’70 e ’80 è già disilluso in merito alle pensioni. Costoro, infatti, sono consapevoli che le loro pensioni saranno molto più basse rispetto ai loro predecessori.
Per questo motivo, l’INPS ha cercato di fornire degli strumenti utili ai futuri pensionati per calcolare la propria pensione futura, in base ai contributi versati, sulla base del proprio sistema di riferimento.
Ciò accade già in Svezia, sin dal 2010. La certificazione è inviata a ciascun lavoratore per posta, con una busta arancione. L’Italia cerca di assimilare questo sistema.
In realtà, il calcolo della ipotetica pensione sarà possibile anche grazie ad un motore di calcolo gratuito accessibile sul sito de IlSole24ore. Entrando nel motore di ricerca si potrà calcolare il tasso di sostituzione ovvero il confronto tra ultima busta paga e ipotetica pensione da percepire.
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